Bianca Balti


Lei è top.

La moda è soft.

Lei mi piace tanto quando è spontanea, sorridente, vitale.

Allora abbiamo giocato...






























Here below the pictures as published on the magazine:
















Il Corriere della Sera
The fashion issue by Io Donna.

March 2014

Bianca Balti photographed by Toni Thorimbert
Styled by Silvia Meneguzzo


Assisted by Flavia Galantini

Hair by Gabriele Trezzi
Make up by Jessica Nedza.

Backstage photographs by Giorgio Serinelli

Shot @ Delight studios, Marbella, Spain.

Thanks to Frankie.

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Riders magazine > Atelier Chatoukine + Marco Dall'Aglio > Moto Guzzi Bolide by Garage 65

Loro ci credono proprio.
Atelier Chatoukine. Solo moto inglesi.
Un affare di famiglia.

Quando sono arrivato, la mattina a Chartres - 100 kilometri a sud di Parigi - non abbiamo fatto nè foto nè niente. Solo aperto delle birre e parlato di moto per un paio d'ore. Così, tanto per capirci.

La loro saga su Riders di Marzo.























Here below the pages as published by the magazine:







Marco è vero.
Niente da dire. Anche perchè il resto lo racconta lui, con il suo modo di essere e di vivere.
Un grande.
Anche la sua storia, e quella del suo babbo, su Riders di Marzo.











Here below the magazine pages about Marco Dall'Aglio driving the Guzzi "Bolide" by Garage 65









Riders
March issue

"In viaggio con papà"

Atelier Chatoukine, Chartres, Paris.

written by Carlo Bagalini

"Una corsa rosso Ferrari"

Marco Dall'Aglio > Moto Guzzi Bolide > Garage 65

Photo editor: Stefania Molteni

Written by Guido Balti d'Altoè

All photographs by Toni Thorimbert

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Presents



Ha iniziato Lady Tarin con questa stampa. Il mio compleanno? Si, mi pare.
Io comunque amo questa foto.
L'ho detto così tante volte che alla fine è arrivata.
Grazie Lady!



Sempre il mio compleanno.
Pacco da Berlino.
C'era questa opera di Crin, giovanissimo artista italiano che vive là.
Amico di mia figlia Diana.
Ci si sono messi in tre: la Gia, la Diana e la Sonia. Grazie!!!
Per me lui farà una strada pazzesca.
Per saperne di più: https://www.facebook.com/crinart

Vado sempre ad ArteFiera, a Bologna. Mi piace com'è fatta, mi piace andare a Bologna.
Ogni volta mi fermo da Antonio Colombo.
Lui è gentilissimo e mi fa sempre vedere delle piccole opere che tiene nello sgabuzzino dello stand.
Ci tiene le cose migliori, là dentro.
E poi mi regala questi libretti piccolini.

Qui Ryan Heshka











E qui sotto Gary Baseman





Se cliccate sui loro nomi là sopra, andate ai loro websites. Stupendi. Comunque, grazie signor Colombo.

Qui sotto invece un pezzo da novanta.



L'opera omnia di Gregory Crewdson. Rizzoli New York.
6000 pagine.
Peso del piombo.







Molto interessante capire tutto il suo percorso.

Anche se Crewdson è famoso specialmente per le foto che scatta nel paesaggio del middle-west americano.
Scatti prodotti con l'organizzazione, e i costi, di un vero film: luci, gru, generatori di corrente, decine di assistenti e macchinisti.
Ha persino un direttore della fotografia.
Gli interni non li scatta in case vere, ma in teatri di posa, anche lì con un dispendio di mezzi da film, più che da produzione fotografica.







A me, francamente, piacciono molto queste foto di lucciole. Nel libro ce ne sono molte altre, poetiche e inattese.



E per finire, vedute di Cinecittà. Un must, direi, per un fotografo che corteggia il cinema così da vicino.



Schizzi e backstages dei suoi set. Very interesting.



Ho visto recentemente un buon documentario su di lui, su Sky Arte, ma potete senz'altro dare un occhiata pure a questo:



o leggere qualcosa a questo link:
http://www.strozzina.org/manipulatingreality/crewdson.php

Forse io non avrei comprato questo libro, ma sono ben felice di averlo ora.
Sono felice di averlo sfogliato e capito.
Ho imparato tante cose che, confusamente, già sapevo.
Pensare in grande. Investire.
E' importante.

Grazie Margherita.

Sempre America.
Però: altro giro altra corsa.
Altro pianeta, altri tempi.
Signori e signore: Eternal Impermanence, by Walter Chappell













E qui, libro nel libro: "World of flesh"







Il catalogo della mostra.
Me l'hanno regalato a Modena, alla Fondazione Fotografia.
Chappell è stato un grande fricchettone. Ha lavorato dagli anni cinquanta alla fine degli anni novanta.
Ode al coraggio del curatore, Filippo Maggia, per aver portato in Italia un progetto dedicato ad un autore così speciale, controverso e, in fondo, così poco attuale.

http://www.fondazionefotografia.org/artista/walter-chappell/

per vedere più immagini, tra cui alcune di Walter Chappell stesso,( ne vale la pena, si capiscono tante cose ): https://www.google.it/search?q=walter+chappell&client=firefox-a&hs=BEM&rls=org.mozilla:it:official&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=qDQmU8iDB8T9ygPOjYKgAw&ved=0CDEQsAQ&biw=1861&bih=934


Giovanna Calvenzi mi ha invece regalato questo volumetto di Gabriele Basilico: "In Pieno Sole", un lavoro datato 1977, un "divertissement" nello stile tipico di Gabriele.

Scrive Giovanna nell'introduzione: "...Gabriele era stato invitato a partecipare ad una mostra sul tema del sole alla galleria Adriana Milla, a Milano....scartata l'idea di lavorare in esterni, Gabriele aveva deciso di affrontare una sorta di sperimentazione sul ritratto in studio. Il sole doveva essere una presenza solo suggerita dalle posture delle persone che a loro volta non dovevano essere modelli, ma persone "vere" che potessero condividere con allegria e ironia il suo progetto..."









Frequentavo lo studio di Gabriele e ricordo bene queste foto, anche se io non avevo partecipato direttamente alla cosa. Questo tipo ritratto qui sopra, per esempio è Paolo Lazzarin, che all'epoca era il mio insegnante di tecnologia fotografica all'Umanitaria.

A proposito di sole, di mare, ma anche di ben altro, qui sotto un'altro regalo.
Me lo ha fatto Francesca Cattoi. Curatrice da Prada e al CAMeC di La Spezia.
Ero andato a vedere la mostra di Jacopo Benassi ( aperta fino al 2 Giugno, quindi il tempo c'è )
e lei gentilissima, doveva scappare, mi ha detto -prendi un libro che vuoi dal bookshop-. Ero quasi imbarazzato.
Pensa pensa, sfoglia sfoglia, alla fine ho scelto questo "Saluti da Pinetamare" di Salvatore Santoro

























Il libro è veramente valido. Tosto.
I posti, e la vita che descrive sono veramente atroci.
Le foto sono straordinarie.
Misurate. Asciutte. Brutte. Essenziali.

Qui sotto il link del sito dell'autore:
http://www.salvatoresantoro.net/index.php?/stories/saluti-da-pinetamare/

Le stampe originali sono anche in vendita ad un ottimo prezzo:
http://salvatoresantoro.tictail.com/product/print-40x50-cm

Vabbè, quindi ero a La Spezia al Btomic e lì si incontrano sempre persone speciali.
Manuel è un bell'artista, fissato coi Ramones
Li disegna in tutte le salse.
Mi ha regalato un volumetto suo, fighissimo, trovo.









Alla fine ci siamo un po' raccontati e lui era molto gasato che avevo fatto tante foto a Vasco.
Vasco magari non è i Ramones ma è sempre tanta roba.
Allora nella dedica ci ha messo: "con rispetto allo sballatissimo Vasco"



A proposito di Vasco, sono andato a fotografarlo sul set del suo ultimo video: "Dannate nuvole"



Qui sotto il pezzo ( la foto è mia, tra l'altro, rielaborata e post prodotta da Arturo Bertusi)



E' stato bello, lui stava bene, e così mi sono fatto dedicare la copia di "Tabularasa" di mia figlia Gia.



Grazie Vasco!

Va bene, e poi chiudo questo chilometrico post:



Una stampa originale di Jacopo Benassi. Del 1993.
Ho fatto un workshop da lui, al Btomic.
Un bello scambio.
Grazie Jacopo, è bellissima e più la guardo più mi piace, più sono felice.

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