Postcards from Miami
A room with a view. Room 1040, The James hotel.
Backstage #1, The James Hotel
Backstage #2 The James Hotel
Obey Miami@art district
Kenny Sharf@art district
Invader is all over in Miami
A morning with a view, room 1040, The James Hotel.
The Everglades #1
The Everglades #2
The everglades #3
The Everglades #4
Time fly
"La coscienza di Zano" (Thanks to Alberto Zanoletti for the cigarette)
Full moon Miami
21th floor #1
21th floor #2
American tabloid
Palm and tarots.
A room with a view, room 1040, The James Hotel. 6,00am
Downtown Miami #1
Downtown Miami #2
Parking lot
Urban chaos
All pictures shot by Toni Thorimbert with an Iphone 4S and Instagram in Miami and the Everglades during locations scouting and an advertising shooting from 20th to 28th April 2013
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Oliviero "Jesus" Toscani
I direttori creativi fanno cagare, e va bene, le agenzie di pubblicità sono un covo di parassiti, e ci sta, la televisione fa schifo, siamo tutti d’accordo, gli artisti, guai, Dio ce ne scampi, le redattrici di moda? stendiamo un velo pietoso.
Insomma, non è che gli vada bene tutto, al Toscani.
Oddio: Iliprandi è ok, Benetton: ok, Vivianne Westwood, lei è una grande, Gianni Berengo Gardin ok, anche se è un comunista.
Tiene banco alla sua maniera l'Oliviero in Triennale. "Il magnifico fallimento" è il tema della sua serata.
Non si parla certo del suo, mi pare, dato che il suo credo si può così riassumere: "Quello che faccio io è ok, quello che fanno gli altri no".
Mi ricorda un pò Grillo, o forse Grillo ricorda lui. Probabile che Oliviero preferisca questa versione.
Ma le foto che scorrono sugli schermi sono tanta roba.
Noi dobbiamo tutti tanto al Toscani.
Voglio dire: Max Kansas City, New York, anni settanta: il bar in assoluto più figo del mondo, lui aveva già messo giù un flash e il fondale. Lui c'era. E quelli giusti li ha fotografati tutti tutti. A me piacciono tanto i gruppi. Nessuna foto di gruppo oggi può prescindere dai gruppi di Oliviero, sono belli, sono da studiare.
Ma poi... dai... tutto. Inutile elencare: Colors, Benetton, Esprit, Il Club Med, la bambina appena nata su fondo bianco.
Chi mi ama mi segua. Aiuto.
Toscani photographed by Thorimbert. Milano, 18 April 2013.
Per anni ho sognato Oliviero. Giuro.
Sogni complicati, lunghi, vere e proprie storie, di cui ora - ovviamente - non ricordo i dettagli.
Quei sogni che sembrano veri, molto realistici, tanto che con Oliviero ho una confidenza che nei fatti è quasi ingiustificata. Lo conosco, è vero, e l’ho fotografato più volte negli anni, ma non molto di più.
Mi ricordo una volta per Sette, l’allegato del Corriere, allora diretto da Pietroni.
Una grande fatica stargli dietro. Oliviero aveva - e ha - un’energia inesauribile.
Avevo detto, ma tanto per dire “sarebbe bello fare delle foto con i cavalli in un bel paesaggio vasto…” non avevo ancora finito la frase che stavamo già caricando due Appaloosa sul trailer, guidato per 50 km, scaricato, sellato, lui e il figlio Rocco - allora aveva si e no 10 anni - galoppato avanti e indietro in lontananza, ricaricati i cavalli, rifatti 50 kilometri, rimessi i cavalli in scuderia Tempo: un’ora, forse due, massimo.
Ma la cosa più difficile fu convincerlo che NON volevo fare una foto di famiglia in cucina con un cavallo. “Dai, portiamo un cavallo in cucina” diceva, e io: “Ma non voglio, dai, viene fuori una foto alla Toscani" , “Eh, allora, che male c’è?” diceva lui. "Beh, c’è che le foto le voglio fare a modo mio".
Questo gli era piaciuto.
Perché alla fine di tutto quel “non mi va bene un cazzo” se lo chiami c’è, se gli chiedi, lui ti risponde.
Oliviero è il papà burbero della fotografia italiana. E come tutti i papà, quando sei piccolo stravedi, e quando diventi più grande, le sue battute, il suo ego, le sue fisse, ti fanno arrabbiare, ti annoiano.
Però, dentro di te, speri che ti prenda ancora una volta per mano, che ti porti da qualche parte, che ti faccia un regalo.
E Oliviero un grande regalo ce l’ha fatto l’altra sera in Triennale.
Atmosfera bella, come d'altri tempi, come quando potevamo credere davvero in tutto questo; bello Gastel in prima fila, seduto in terra, e tanti ragazzi, e tanti "vecchi ragazzi" in piedi, fin fuori, non ci si stava.
Per chi non c'era, la conferenza di Oliviero Toscani si può - e si deve - vedere al seguente indirizzo: http://youtu.be/VmIAtzm3IX4
Grazie Oliviero, grazie ad una rinata AFIP, al suo presidente Giovanni Gastel, ad Antonio Mecca di CNA e a tutti quelli che stanno rendendo possibili queste "lectio magistralis di fotografia e dintorni".
La mia, intitolata "Ispirazioni" sarà l'ultima, il 27 Giugno.
Qui sotto il poster ufficiale con tutti gli appuntamenti:
English translation:
Creative directors are crap, okay, advertising agencies are a den of parasites, perfect, television sucks, we all agree, artists, God help us, fashion editors? Let’s draw a veil.
I mean, not so many things suit Toscani.
Iliprandi is ok, Benetton: ok, Vivianne Westwood is great, Gianni Berengo Gardin is ok, even if he is a communist.
Oliviero in Triennale holds the stage his own way. "The magnificent failure" is the theme of his conference.
A title which is probably not referred to him, given that his belief can be summarized as: "What I do is ok, what others do is not".
Somehow he reminds me of Beppe Grillo, or perhaps Beppe Grillo reminds me of him. Oliviero would probably prefer this version.
But the photos that run on the screen are great stuff.
We all owe a lot to Toscani. I mean, Max Kansas City, New York, in the seventies: absolutely the coolest bar in the world, he had already set a flash and a background. He was there. And the cool ones, he photographed them all. I really like the groups. No group photo today can disregard the groups of Oliviero, they are beautiful, and deserve to be studied.
But then again… everything is just wow. Useless to mention: Colors, Benetton, Esprit, Club Med, the newborn baby shot on a white background.
The Jesus campaign: “Let the one who loves me, follow me. Help!!!.
For years I have been dreaming Oliviero. I swear.
Complicated dreams, long, real stories, of which now - obviously - I do not remember the details.
Those dreams that seem true, very realistic, to the extent that I have with Oliviero a confidence that in fact it is almost unjustified. I know him, that's true, and I photographed him several times over the years, but not much more.
I remember once for “Sette” magazine, then directed by Pietroni. Keeping up with him was really hard. Oliviero had – and still has - unlimited energies. I said, but just for the sake of it: "It would be nice to take pictures with horses in a vast beautiful landscape..." Before I had finished the sentence we were already charging two Appaloosa on the trailer, we drove for 50 km, unloaded the horses, saddled them, he and his son Rocco - he was about 10 years old - galloped back and forth in the distance. Then we reloaded the horses, redid 50 kilometers, put back the horses in the stables. Duration: one hour, maybe two, at most. But the hardest thing was to convince him that I did NOT want to do a family photo in the kitchen with a horse. "Let’s bring a horse in the kitchen," he said, and I replied: "No, come on, it would end up to be a Toscani-style photo", "So, what's wrong?" he said. "Well, I want to do the photos my way."
He liked this.
Because at the end of all that "nothing suits me", if you need him he is there, if you ask him, he'll respond.
Oliviero is the gruff father of Italian photography. And like all dads, when you're small you dote on him, and as you grow older, his jokes, his ego, his obsessions wind you up, you get bored.
But, deep inside, you hope he will take you by the hand once more, lead you somewhere, make you a gift.
And Oliviero the other night at the Triennale made us a great gift.
Nice atmosphere, like in the old times, when we could really believe in all this; nice to have Gastel in the front row, sitting on the ground, and the young guys and "old boys" standing, even outside. We couldn’t fit in the room.
For those who were not there, the conference by Oliviero Toscani can - and must - be seen at the following link: http://youtu.be/VmIAtzm3IX4
Thank you Oliviero, thanks to a renewed AFIP, to its president Giovanni Gastel, to Antonio Mecca of CNA and to all those who are making these "Lectio magistralis of photography and beyond" possible.
My conference, entitled "Inspirations", will be the last, on June 27th.
Translation by Francesca Stella.
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