Carlo Mollino at the "Museo Nazionale Alinari della Fotografia" in Florence, from 19th February until the 14th June. Not to be missed!







Photographed with a cell Nokia N73

Firenze, 19 febbraio 2009

Si è aperta la mostra “A occhio nudo. L’opera fotografica di Carlo Mollino, 1934-1973” al museo Alinari di Firenze.
La mostra comprende una ampia scelta tra i soggetti delle sue fotografie: immagini di architettura, di interni e di design, ritratti, foto di sciatori ( Mollino era anche un maestro di sci e un fautore del “discesismo”) e naturalmente i nudi.
Le foto sono tutte belle: Mollino è un autore moderno, un precursore, ma per quello che mi riguarda, vado pazzo per i suoi nudi, specialmente quelli realizzati in pellicola Polaroid.
Per queste piccole opere, miniature erotiche che nascondono molto più di quanto svelano, ho un feticismo assoluto.
Mi sono scoperto, lì alla mostra, a immaginare con invidia chi si potesse celare dietro alle anonima didascalie: “collezione privata” e di fantasticare sulla possibilità di portarle a casa, insomma di rubarle, guardandomi intorno furtivamente per controllare i sistemi di videosorveglianza della galleria.
Data la poca luce che regna al museo Alinari, le foto che ho fatto e che qui pubblico si vedono poco e male, ma in un certo senso è giusto così: Le Polaroid di Mollino sono affascinanti proprio perché poco visibili, piccole, scure e oscure.
Realistiche, ma anche molto ritoccate, sono affascinanti proprio perchè inafferabili.
Ho infatti mollato il catalogo della mostra, quasi scottasse, inorridito che le foto dei nudi fossero riprodotte più in grande degli originali.
Mi pare che ingrandire delle Polaroid 10X12 di Mollino sia un errore semantico abbastanza grossolano.
Penso anche che molte immagini di moda degli ultimi anni devono parecchio alle sue modelle poco vestite, e anche al tipo di “non-vestito” che le sue modelle indossano; devono molto alle sue luci, al tono verde-giallo della Polaroid, agli atteggiamenti sfrontati ed enigmatici delle sue donne.
Ovviamente, anche sul mio lavoro Mollino esercita una certa influenza, anche se il mio operare è abbastanza lontano dal suo mondo notturno, silenzioso e statico.
Ho però fatto in passato, era il 2005, un lavoro dichiaratamente ispirato alle sue foto e al suo “modus operandi”. La rivista si chiamava “I Piaceri della Vita” ed è stato l’accadimento editoriale più fulmineo della storia recente, dato che ne è uscito in edicola un solo numero.
Peccato: L’idea, e il titolo, non erano male.
Il direttore di quel numero era l’ottimo Tommaso Basilio che ancora ringrazio per avermi dato l’opportunità di realizzare le fotografie di cui qui sotto pubblico un estratto.
Il tema era “Toccare, non guardare”, nudi femminili e mobili di design dalle forme sensuali, lo styling era di Lise Strathdee, le modelle, italiane, adorabili e bellissime, trovate su internet attraverso siti di cubiste e modelle di fotografie glamour.











The pictures above: "touch! don't watch" Photographed by Toni Thorimbert for "I piaceri della Vita" Issue # 1 August 2005.

Per tornare, giustamente a Mollino, la mostra non è molto grande, e con mio grande dispiacere, le polaroid sono davvero poche ma se passate da Firenze non la mancherei...

Carlo Mollino
"A occhio nudo, l'opera fotografica, 1934-1973"
Museo nazionale Alinari della fotografia.
Piazza Santa Maria Novella 14 a
Firenze
dal 19 febbraio al 14 Giugno 2009

www.alinarifondazione.it

Click on the pictures to enlarge.

6 commenti:

  1. è il testo era di un ottimo Enrico Morteo.

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  2. erano le più belle foto dell'unico numero .geniale Toni!

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  3. ;-) grazie mille mv...il tuo apprezzamento mi rende molto felice..un abbraccio Toni

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  4. grande Tony...il lavoro più bello mai fatto...
    la tua modella Sonja

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