Novembre 2009
Un reportage su
Sebastiano Zerbo, pilota di grandissimo talento, zingaro delle piste, famoso "ammazzatrofei", persona veramente unica e speciale, e un ritratto (ispirato alla pioggia del Quatar che quest'anno fermò la MotoGP) del sanguigno e molto tosto "
Paolobeltramodaibox".
Onestamente, due storie da non perdere su
Riders, raccontate con la solita lucida crudezza da
Moreno Pisto.
Nelle foto qui sotto: a
Misano con
Moreno Pisto e
Sebastiano "Nuccio" Zerbo e al
Mugello, fotografando
Paolo Beltramo.
Sebastiano Zerbo and Paolo Beltramo photographed by Toni Thorimbert.
Backstage pictures by Niccolò Rastrelli.Click on the pictures to enlarge.
Leggendo l'articolo su Zerbo ho riconosciuto lo spirito Catanese che lo caratterizza , la sua forza e anche il suo limite .
RispondiEliminaChi come me viene dalle stessa città riesce a comprendere il personaggio ..sulla manetta non si discuteva da ragazzo figuriamoci ora .
Eh...si...Sebastiano è uno zingaro, nel senso più bello del termine. L'ho conosciuto e lo amo molto, ma non tutti sanno vedere oltre certe apparenze. Lo Zerbo che conosco io, è più "svizzero" di me. Puntualissimo, sempre di parola e sopratutto di cuore, con una filosofia di vita pacifica e semplice. Cioè, non proprio quello che va oggi per la maggiore....
RispondiEliminaQuando ero ragazzino e seguivo tanto il motomondiale Paolo Beltramo non mi stava simpatico. Ne apprezzavo lo stile ma mi mettevo nei panni dei piloti, che spesso sembravano seccati dalle domande di questo uomo italiano dal caratteristico tono di voce. Con il tempo ho seguito sempre meno le corse ma ho imparato ad apprezzare molto Beltramo. Sanguigno ma sempre educato, paziente sotto il sole e la pioggia con il suo zaino, cuffie e microfono, discreto e appassionato. Ma è vederlo dopo la morte di Simoncelli che mi ha fatto apprezzare definitivamente persona e personaggio.
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