The artist style, as published on the March issue of Style magazine.
Luca Pignatelli
Alberto Di Fabio, Cristiano Pintaldi
Velasco, Adrian Tranquilli
Masbedo, Daniele Galliano
Paolo Canevari, Matteo Basilè
Robert Gligorov
Marzo 2010
Che bello, questo servizio mi ha riportato un pò indietro nel tempo, quando ancora i calciatori e le veline (per carità, niente di personale!) non dominavano totalmente la scena della carta stampata, non erano ancora assurti ad icone di stile e gli artisti avevano ancora uno spazio e un senso sulle pagine dei giornali di moda e no.
Fa giustizia questo servizio scattato per Style per il quale ho ritratto undici straordinari artisti italiani nei loro studi e case.
Un'esperienza privilegiata, ma, devo ammettere, anche una specie di shock anafilattico, perchè entrare in contatto due, tre volte in un giorno, con il mondo ( e le ossessioni) di artisti dalla personalità così forte e complessa, ovviamente molto diversi tra loro, ha necessitato da parte di tutti noi di una flessibilità psicofisica quasi dolorosa.
Il servizio è di Luca Roscini e Daniela Stopponi
I testi sono di Gianluca Marziani
Le belle immagini dei backstages sono di Niccolò Rastrelli
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Mi piace molto la parte dedicata a Luca Pignatelli. Mi piacciono le opere grandi (non le grandi opere) e i grandi spazi. Sono bellissimi i dipinti sui teli ferroviari: i paesaggi con grattacieli, i treni e gli aerei.
RispondiEliminaIn particolare c'è un suo quadro che mi piace molto. La locomotiva a vapore vista di fronte con il vapore azzurro in grandi nuvole. E' un'espressione di potenza, autorevolezza di forza buona e dinamismo.
Non ho commentato il tuo servizio. Ancora una volta una roba intelligente ed elegante.
Rieccoci qua nel salotto di Toni, che ringrazio per l' ospitalità.
RispondiEliminaE' un luogo in cui vengo volentieri a prendere qualche boccata di ottima fotografia.
Sono ripetitivo, ma anche sta volta le foto mi piacciono molto, comprese quelle di backstage.
Se rimpiangere i tempi in cui, come dice Toni, gli artisti avevano ancora uno spazio e un senso sulle pagine dei giornali, significa essere retrogradi, bhè... io lo sono...