Larry Scott.
Allora, procediamo con ordine: Qui sopra il pretesto per questo post. La foto, di Herb Ritts, è del 1996 ed è quella, per anni onnipresente, di "Acqua di Giò" di Armani.
Il modello è Larry Scott.
Larry è (stato) uno dei più famosi modelli del mondo.
A quanto pare ora fa il fotografo, ma, recentemente, è stato fotografato (da Andrea Gandini) per un servizio di moda maschile "ex top models" per Io Donna.
Mi ha un pò sorpreso leggere che il miglior ricordo della sua lunga carriera di modello è stato un servizio scattato con me nel 1988.
Wow.
Poi dicono che i modelli fanno la bella vita!
Comunque, so bene di che servizio parla, perchè anche per me è indimenticabile.
Lui, non il servizio.
Era il suo primo lavoro in assoluto. Eravamo negli studi, non esattamente "glam", di Mondo Uomo a Milano.
Si incontrano, molto raramente, delle persone che hanno un'aura che va molto al di là del loro aspetto. Larry era in effetti molto bello, e come tutti i bellissimi lo era forse più dal vero che in fotografia, ma quello che veramente colpiva era il senso di futuro che emanava la sua presenza. Non esattamente carisma, ma il senso del suo domani.
Negli anni ho "sentito" la stessa cosa solo qualche rara volta: Incontrando, tanti, tanti anni fa, un ancora boccoluto Valentino Rossi, e poi, in qualche modo, Lorenzo Jovanotti. Persone che portano scritto nei loro sguardi, nei loro gesti e modi, nella loro energia, direi quasi nella forma stessa della loro faccia, la premonizione del nuovo, persone capaci, con la loro sola presenza, di far sentire il presente come già superato, desueto.
Così era Larry Scott. Fotografato da me nel 1988.
E così appare oggi, fotografato da Andrea Gandini.
Click on the picture to enlarge.
Ciao Toni. Volevo semplicemente chiederti che supporto hai usato per il ritratto. Vedo che ci sono i 4 segni del grande formato. Mi sbaglio? Non è una domanda solamente tecnica...è che io uso il grande formato con pellicole portra 160 nc, ma sto usando anche le nuove ektar 100. Le portra VC non mi son piaciute nei colori, troppo vividi (come dice il nome del resto)...però i colori di quel ritratto mi piacciono molto.
RispondiEliminaSaluti e buon lavoro.
E' una diapositiva 10x12, sicuramente Kodak. all'epoca si "tiravano" in sviluppo sempre, diciamo da mezzo diaframma a uno, proprio per dare più contrasto e un tono un pò più "caldo".
RispondiEliminaCiao!
Complimenti, sempre molto interessanti i tuoi post
RispondiEliminaCiao Toni,
RispondiEliminaseguo silenziosamente il tuo blog da un pò di tempo ed oggi mi sono finalmente decisa a lasciarti un commento.
Vorrei semplicemente dirti che ti apprezzo tantissimo, non solo perché sei un fotografo di grandissimo talento e bravura, ma soprattutto perché dalle righe di questo blog quello che viene fuori è che sei una persona dotata di grande umiltà. Di questi tempi, in cui tutti si sentono fotografi e grandi artisti, è bello sapere che i veri professionisti sono quelli come te.
Grazie Claudia del tuo apprezzamento al mio blog. Fa piacere ed è molto, molto importante.
RispondiEliminaUn abbraccio
T