In memory of Danilo Frontini

Stava lì col Porsche, figo.
Inizio degli anni ottanta.
Me lo ricordo benissimo. Stava lì con altra gente vestita da Dio all’incrocio della Mondadori, a Segrate.
Fotografo di moda, sole crescente.
Passo e mi fermo allo stop. Col Garelli tre marce. Secondo voi mi era simpatico?
E invece Danilo era un grande. Tipo regolare. Non se la menava. Dopo ci siamo conosciuti. Per un periodo stavamo nella stessa agenzia. La Lupo, era della sua compagna di allora, Laudomia.
Con me faceva un pò il fratellone grande, però andavamo d’accordo.
Negli anni l’ho perso e rivisto più volte.
Nei grandi studi, naturalmente, ma anche in posti un pò assurdi: la mensa di Cinecittà, o a Ouarzazate, alle porte del deserto, in Marocco.
Ecco, la polaroid che pubblico è fatta lì. Se non ci siete mai stati, Ouarzazate è bellissimo. Non c’è (quasi) nulla, e arrivarci...è lunga.
C’è un albergo e poi il deserto. Deserto di sola sabbia, dune, e ogni tanto degli altissimi, massicci portali di ferro infilati lì, surreali: Non possono chiudere, o cingere nulla, perchè sono soli in mezzo al nulla.
Ecco, se il paradiso dei fotografi esiste, me lo immagino un pò così, un grande spazio infinito, vuoto, con una luce bellissima.
Ciao Danilo, ci rivediamo lì magari.
Tu avrai una Porsche incastonata d’oro e brillanti, e parleremo di corse di moto e di bambini perchè so che ti piacevano molto, e magari io ti farò provare il mio Garelli “celeste” che va a duemila.
E ci faremo un’altra foto come questa.



With Danilo in Ouarzazate. 1989. Photographer unknown.

Per saperne di più:


http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/28/fotografo_moda_incantato_dai_bimbi_co_7_110628042.shtml

5 commenti:

  1. Ci sono stati anni in cui vedevo Danilo spesso. Anche noi, come Toni, eravamo alla Lupo di Laudomia Piccolomini, la prima moglie di Frontini. Era un bel gruppo. Poi io abitavo vicino a lui, in via Tortona, ed era facile incontrarlo in strada prima o dopo il lavoro. Era bello vederlo. Non eravamo proprio amici, ma era divertente scambiare quattro chiacchere con lui, non era mai banale ed erano sempre incontri che ti lasciavano qualcosa. Era di sicuro una persona speciale. Mi era simpatico.
    Qualche mese fa ero in macchina a Milano. A passo d'uomo, ovviamente. Noia. Poi vengo attratto da un viso famigliare su una macchina che procede in senso contrario al mio. Quando mi rendo conto che era Danilo era troppo tardi e le nostre auto si sono allontanate nel traffico. Non vedevo Danilo da anni, ma ho pensato che l'avrei incontrato di nuovo, prima o poi. Non sapevo che era malato. Mi dispiace non averlo salutato.

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  2. ...perdere amici o persone care ...il cuore ti si spezza...piu' vivo e piu' corro attraverso la vita piu' questa fragilita' in me si accentua e piu' perdere le persone a me care oppure anche appena conosciute mi fa stare male...
    è difficile accettare di perderle per sempre...fa troppo male....
    io vorrei che vivessero nella mia vita per sempre...
    Maria

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  3. Danilo, ricordo tutti i servizi di moda fatti insieme, a Vogue Bambini, e a Vogue Sposa, e i numerosi viaggi fatti con te per lavoro, Kenia, Mosca, Maldive, e molti altri. Ricordo il tuo amore per i bambini. Resterai per sempre nel mio cuore. Enrica G.

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  4. Abbiamo lavorato insieme una volta sola...ma e' stato abbastanza per imparare, capire e volerti bene per la vera persona che eri, per la bella energia che emanavi, per essere stato quello che eri e che sarai sempre..un grande piccolo uomo che guarda il mondo con gli occhi di un bambino...

    Ciao Danilo.

    L

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  5. Be' io lo conoscevo per altri motivi,ma una cosa e' sicura non dimentichero' mai il suo sorriso di quando entrava nel mio negozio e mi diceva in milanese "ehi romano" per poi passare per persone comuni a entrambi e ridere e scherzare un temporale di allegria, sarai sempre un bellissimo ricordo che portero' con me peccato non poter ridere piu' con te .
    Arc.

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