Sono stato appassionato di moto fin da bambino, ma d’altra parte era inevitabile, dato che mio fratello più grande lo era. Passavamo ore in garage a smontare-rimontare, e altrettante ore le ho passate in silenzio, a mascella calata e braghe corte, in adorazione di una Laverda 750 di un mio vicino.
Leggevo Motociclismo. Era la bibbia. Dove vivevo, a Pioltello, estrema periferia di Milano, proiettavano i film-fotoromanzo con Giacomo Agostini.
A me però piacevano molto anche i cavalli. Da bambino disegnavo solo caschi integrali e selle americane. Ad un certo punto, non so, forse perchè le moto di mio fratello erano troppo rotte o per via di un paio di scivolate col Minarelli, il cavallo ha prevalso, e lo ha fatto per quasi vent’anni.
Qualche anno fa mi sono operato. Niente di veramente grave, ma dovevo stare a letto. Nel frattempo qualcosa era cambiato. Non c’erano più solo le foto - in bianco e nero - di Motociclismo, c’era la TV. C’era Guido Meda. Mi ricordo benissimo quel week end, dolorante ma felice, a guardare tutto, tutto delle moto, le prove, le gare, i commenti.
Mi era tornata la febbre.
Dopo un pò mi sono comprato una moto, poi è uscito Riders ( o viceversa ), poi ho iniziato a lavorarci. Meno male i sogni dei bambini qualche volta si avverano.
Riders
November issue.
Borile 2.0 Reloaded.
Photographed by Toni Thorimbert
Written by Paolo Sormani
Photo editor Stefania Molteni.
Riders
November issue.
Jeremy Burgess
le mie cinque P.
Photographed by Toni Thorimbert
Written by Mat Oxley
Photo editor Stefania Molteni.
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Cattelan@Guggenheim.
Tutti "All" Guggenheim
Tutto è opera. Nella spirale vorticosa del Guggenheim a New York un rigoroso tableau vivant di volti, personaggi, cappelli, maschere, lunghe barbe e occhialoni.
E’ lo sfondo rumoroso e patinato alla grande opera di Maurizio Cattelan appesa nel biancheggiante cilindro del museo. Un collettore che di lavori ne racchiude molti, anzi tutti, quelli creati dall’artista da quando ha iniziato a giocare seriamente con l’arte. Un’opera nell’opera. E un evento nell’opera, dove sfilano sorridenti personaggi dell’arte, e limitrofi. Molti gli artisti: fotografi, cantanti, musicisti, attori, scrittori, buoni amici e finti amici. E poi giustamente loro, il micromondo dell’arte, i collezionisti, i galleristi, i giornalisti, gli amatori … che completano il quadro, come un caleidoscopio in un tempio sacro.
Rossella Farinotti
Maurizio Cattelan.
Massimiliano Gioni.
Gianna Nannini.
Emmanuel Perrotin.
Pier Paolo Ferrari.
Saturnino, Lorenzo Jovanotti.
Yuri Ancarani.
"Maurizio Cattelan: All"
Dal 4 novembre al 22 gennaio 2012.
Solomon R. Guggenheim Museum.
1071 Fifth Avenue, New York NY.
Photographed by Lady Tarin
Written by Rossella Farinotti.
Rossella Farinotti, critica e curatrice. Si occupa di arte contemporanea, collabora con il mensile Arte, è co-autrice del Farinotti Dizionario di tutti i film.
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Five times motocross world champion Tony Cairoli for the cover story of Riders magazine, November issue.
Con un'edizione speciale a due copertine, una per l'edicola (con la valigia) e una, (con la sua KTM N° 222) distribuita al salone della moto di Milano, Riders ha finalmente celebrato Tony Cairoli. Cinque volte campione del mondo di Motocross. Uno quasi come Valentino insommma. Ma il motocross non è la pista. Meno TV, quindi meno soldi, quindi meno "star". Meno male.
Perchè lo abbiamo scattato truccato e vestito da emigrato di lusso?: Una breve spiegazione dall'introduzione: "Come gli emigranti d'altri tempi è partito dalla Sicilia verso il nord in cerca di fortuna. Non aveva la valigia di cartone, ma come loro Tony Cairoli s'è fatto spazio con i gomiti. E le vittorie."
Qui sotto il backstage, con Anna Maria Negri alle prese con i baffoni - finti - del Tony. Il servizio è stato scattato al Circus Studio di Milano.
Filippo e Tony in attesa del verdetto sulla cover.
Scattare sotto lo sguardo vigile della capa Molteni.
Foto ricordo di rito. Tony è un grande. E uno dei modelli più silenziosi che abbia mai avuto.
Qui sopra: Moreno Pisto intervista Cairoli, finalmente al naturale.
Riders
November issue.
"Tony Cairoli - Fango e gloria"
Fashion editor: Filippo La Bruna
Written by Moreno Pisto.
Tony Cairoli photographed by Toni Thorimbert, 7 October 2011.
Backstage photography by Giorgio Serinelli.
Grooming Anna Maria Negri@W-M Management.
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Perchè lo abbiamo scattato truccato e vestito da emigrato di lusso?: Una breve spiegazione dall'introduzione: "Come gli emigranti d'altri tempi è partito dalla Sicilia verso il nord in cerca di fortuna. Non aveva la valigia di cartone, ma come loro Tony Cairoli s'è fatto spazio con i gomiti. E le vittorie."
Qui sotto il backstage, con Anna Maria Negri alle prese con i baffoni - finti - del Tony. Il servizio è stato scattato al Circus Studio di Milano.
Filippo e Tony in attesa del verdetto sulla cover.
Scattare sotto lo sguardo vigile della capa Molteni.
Foto ricordo di rito. Tony è un grande. E uno dei modelli più silenziosi che abbia mai avuto.
Qui sopra: Moreno Pisto intervista Cairoli, finalmente al naturale.
Riders
November issue.
"Tony Cairoli - Fango e gloria"
Fashion editor: Filippo La Bruna
Written by Moreno Pisto.
Tony Cairoli photographed by Toni Thorimbert, 7 October 2011.
Backstage photography by Giorgio Serinelli.
Grooming Anna Maria Negri@W-M Management.
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Postcards from Los Angeles.
The surfers. Malibu Beach.
The skaters. Venice.
Chinese shadows at the Chinese theater. Hollywood Blvd.
The Diner.
The palms. Beverly Hills
The Bill.
The Cadillac.
The lawyer sign. La Cienega Blvd.
The billboard, Sunset Blvd.
The Location. Mulholland Drive.
The Pier. Santa Monica.
The sky ( for S.)
The traffic jam.
Photographed by Toni Thorimbert in L.A. from the 26th Oct to 5th November 2011.
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The interview: Master retoucher Nora Suardi @ Zat Digitalartwork, Milano.
Nora Suardi photographed by Matteo Valle'.
TT: Ciao Nora, puoi raccontarci il tuo percorso di studi e la tua storia professionale?
NS: Ho lasciato il liceo artistico in seconda. Mi sono trasferita a Londra e “casualmente” mi sono laureata in “fine art”. Al college ho sperimentato vari media: Pittura ( il mio primo amore ), scultura, fotografia e “dulcis in fundo” Photoshop, lo strumento che mi ha dato modo di sfogare visioni illimitate.
Professionalmente e' stata dura trovare un'identita': volevo essere tutto, pittrice, artista, fotografa. Essere "solo" ritoccatrice non mi sembrava abbastanza, ma poi ho capito che questo era un modo per giocare con tutte le mie passioni.
TT: Puoi raccontarci qual’è il tuo rapporto con la fotografia? Compri giornali, libri di fotografia, vai alle mostre? Come si tiene “aggiornato” un ritoccatore?
NS: Il mio rapporto con la fotografia e' di amore "deviato". Non posso guardare un’immagine senza pensare se e come e' stata ritoccata, se il ritocco e' bello o "farlocco" o a come l'avrei interpretata io.
Compro poco, in verità, ma osservo tutto quello che viene stampato.
TT: Esistono “tendenze” o “mode” nel fotoritocco?
NS:Teoricamente le stesse della fotografia, perchè, specie nella moda, il ritoccatore segue lo stile del fotografo che segue la moda che segue le tendenze.
TT: Guardi mai il lavoro dei tuoi colleghi? ci sono ritoccatori che conosci e che ti ispirano?
NS: Inevitabile guardare il lavoro degli altri! Ma i ritoccatori sono “invisibili”.
Dipende molto dal fotografo: se mi piace la foto significa che anche il ritoccatore e' ok....
TT: Ci sono polemiche sull’uso del fotoritocco specialmente nell’immagine della donna, nei beauty pubblicitari o nelle immagini di moda: per alcuni, questa “irreale” bellezza veicolata dai media può creare nelle donne complessi ed inibizioni. Cosa ne pensi?
NS: Personalmente credo che i media distorgono e trasformano cosi tanto la realta’ che le “bugie” che raccontiamo con Photoshop sono tra le meno gravi...
TT: Esistono altri programmi di ritocco realmente alternativi a Photoshop?
NS: Non ne ho mai incontrati.
TT: Come definiresti il tuo rapporto con photoshop?
NS: Quotidiano.
TT: Abbiamo toccato il fondo, siamo ai confini di photoshop? Tu puoi dire di usarlo e conoscerlo al 100%?
NS: NO! e’come uno strumento musicale, dipende da come lo suoni. Io suono tanto e bene.
TT: C’è un “tool” di Photoshop che ancora non c’è e che ti piacerebbe sviluppare?
NS: Non ho un’approccio così tecnico con il programma. E’ più una roba di testa. Per quanto mi riguarda Adobe poteva fermarsi al 4.0.
TT: Se non facessi questo lavoro, cosa faresti?
NS: Farei la pittrice. La fotografa di moda... mi piacerebbe un casino, ma mi sento più a mio agio nel backstage, forse...
Qui sotto alcuni esempi:
Questa campagna era, ovviamente, molto complessa: qui abbiamo collaborato con il fotografo anche in studio, durante gli scatti per verificare il realismo dei montaggi e delle luci, e poi... postproduzione a gogò.....
Foto Lorenzo Vitturi.
Questa foto è stata scattata in studio. La finestra sullo sfondo è un inserimento. Abbiamo creato luci e riflessi per dare la sensazione del vetro. Le scarpe sono state scattate separatamente per avere la massima definizione della pelle.
Foto Paolo Zambaldi.
In questo “still-life” la sfida è stata di trovare la miglior fusione tra il tessuto e la materia dei petali rispettando il volume e la materia della calla e fondendolo con la trama della lana.
Foto Bruna Rotunno.
La modella è stata scatta in studio su fondo nero e poi assemblata con lo sfondo in 3D. Oltre al ritocco classico, grande lavoro sulle cromie per far coesistere realtà e fantasia.
Foto Musati+Aimone.
Qui il ritocco si è concentrato sulla donna enfatizzando la bellezza e mantenendo un look morbido e naturale. Abbiamo tenuto cromie fredde sullo sfondo ma l’incarnato è più caldo. Ho poi disegnato i fiori come elemento grafico.
Foto Toni Thorimbert.
Nora Suardi (con Matteo Vallè) è Zat Digitalartwork, Milano.
To know more: www.zatdigitalartwork.com
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