Flavio Lucchini è stato il mio direttore e art director a Donna, a Mondo Uomo. Ma lui ha creato, nell’editoria, quasi tutto: Ha progettato Amica nel 1962, nel 1965 ha lanciato Vogue Italia e creato L’Uomo Vogue, Casa Vogue, Vogue Bambini, Glamour, il Lei. Ha fondato l’Art Directors Club di Milano. Nel 1980, con Gisella Borioli crea l’Edimoda, casa editrice che pubblicherà appunto Donna e Mondo Uomo. E ancora, insieme immagineranno – compreranno, ristruttureranno il mitico Superstudio. Insomma dai, tanta roba. Poi, tornato in Condè Nast, era al top. ha mollato tutto per fare l’artista. bello. Aveva uno studio totalmente off limits in cortile al Superstudio. Passavo di lì e pensavo “chissà che diavolo sta facendo” Ha lavorato blindato per 15 anni. Poi è uscito, ha fatto le sue mostre, i libri. Tostissimo.
Come tutti i grandi direttori diceva cose spesso incomprensibili. Era avanti. Andavano interpretate. Magari ti convocava in ufficio e ti diceva: “ in questo servizio il modello dovrebbe giocare con mazzo di chiavi, tirarlo in aria” Noi uscivamo scuotendo la testa, cercando di capire come fare a fare una foto di uno che gioca con le chiavi senza assolutamete fare una foto di uno che gioca con le chiavi.
Sarà molto bello fare questa mostra insieme, credo. Un onore, sicuramente.
Flavio Lucchini photographed by Toni Thorimbert for Amica, 1981.
Flavio Lucchini
Paolo Cassarà
Maurizio Zorat.
Toni Thorimbert.
Qui sotto il comunicato stampa della mostra:
Da un lato la Donna.
Che l’abito rende oggetto-soggetto di seduzione.
Dall’altro quattro artisti che la vita ha legato nel cammino della professione e che sono approdati, con tempi modi e linguaggi diversi, alla ricerca artistica.
Un poker di creativi affini nella comune attenzione alla moda.
Il “maestro” e i più giovani “allievi”.
Flavio Lucchini e Maurizio Zorat, Toni Thorimbert, Paolo Cassarà.
Il grande art-director e il grafico, il fotografo, l’assistente-scultore si sono incrociati in redazione o in atelier, nella “fabbrica” dove nascevano le riviste patinate, nei laboratori che traducevano i vestiti in icone del nostro tempo. Praticando il mestiere hanno affinato le antenne della percezione, sensibilità e osservazione, sentendo l’urgenza di altre espressioni da quelle che il mercato loro chiedeva.
Oggi sono professionisti arrivati e artisti affermati con storie significative alle spalle. Per la prima volta si ritrovano insieme in galleria, condividendo la passione per l’arte. Realizzano opere diversissime, eppure li unisce un atteggiamento elegante, una sottile ironia, una visione neo-pop, una disincantata naturalezza, sia che si cimentino con opere monumentali o sculturine, illustrazioni digitali o foto d’autore.
POKER sublima la storia di questi incontri, dell’empatia sedimentata in ciascuno di loro, pronti a rispondere all’appello di una mostra in comune, che nulla più vuole essere che il racconto di umani rapporti duraturi nel tempo e capaci di generare molto altro che scambi di reciproca utilità.
POKER
Flavio Lucchini
Paolo Cassarà
Toni Thorimbert
Maurizio Zorat.
18 january - 29 february 2012
MyOwnGallery
Via Tortona 27, Milano
Cocktail vernissage: 18 january 2012 - 06 PM
Communication and press office: +390242250144
Click on the pictures to enlarge.
Anni memorabili quelli dell'Edimoda di via Egadi a Milano. Erano i primi anni '80 e io facevo l'assistente del mio Maestro di vita e di professione, Giovanni Gastel. Gastel era uno giovane fotografo e già aveva fatto cose notevoli. Con la sua Deardorff 20X25 faceva certi still life da favola per Donna e Mondo Uomo. Un giorno Flavio Lucchini gli chiese (un chiese a cui non si poteva dire di no) di fare la copertina di Donna. Gastel rispose che non aveva mai fotografato una donna. Lucchini gli disse che ne sarebbe stato capace. Aveva ragione.
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RispondiEliminaSig. Thorimbert,
RispondiEliminaproprio ieri sera l'ho intravista all'inaugurazione della mostra che mi è molto piaciuta benché fosse piccolina. Interessantissimo lo scatto che ritraeva la spiaggia sulla spiaggia; mi sono soffermato più volte ad osservarlo e mi sono reso conto quanto sia soggettivo il gusto fotografico che permette di scegliere certe immagini piuttosto che altre.
Uno scatto magistrale.
Parlare del Professore (Prof. così veniva chiamato il Flavio Lucchini dai grandi fotografi e amici che hanno avuto l'onore e il piacere di lavorare con Lui, ne cito alcuni tra i tanti, Helmut Newton, Oliviero Toscani, Artur Elgort, Richard Avedon), fin dalla fine degli anni 60.
RispondiEliminaL'ho conosciuto alla fine degli anni 70, allora ero un ragazzino che amava la fotografia e bazzicavo negli studi fotografici.
Poi nel 1983 ho avuto l'onore di far parte del suo progetto Superstudio e da quel giorno sono al suo fianco.
E' sempre stato un passo avanti a tutti, geniale nel capire come interpretare le esigenze dei clienti, lo faceva in modo semplice al punto di stupirci tutti.
Suoi sono i progetti di tantissime testate di moda, al Prof. devono dire grazie tanti fotografi oggi vere star, così come redattrici/redattori e direttrici/direttori.
Oltre ad essere un grande creativo è anche un ottimo imprenditore.
Potrei scrivere pagine intere, aneddoti, ma chi lo conosce e chi ha avuto il piacere di parlargli sa della straordinaria cultura di Lucchini.
Grazie Professore.
Danilo