Il problema qui era non prendersi troppo sul serio. Voglio dire, quanti lettori di Style, mensile di moda e lifestyle allegato al Corriere della Sera, si vestiranno con un completo di lamè decorato a fiorelloni che per di più costa una fucilata ? Però, la moda è anche questo, e quindi, con Alessandro Calascibetta abbiamo immaginato un ragazzotto - molto ricco - e molto viziato che, con aria perennemente imbronciata, si specchia in un IPad, si fa phonare il ciuffo da una top model e si fa reggere il telefonino da una guardia del corpo.
Qui sotto il backstage scattato da Giorgio Serinelli.
Qui sotto il video dal backstage:
Style magazine
January Issue.
"Uomini di colore"
Styled by Alessandro Calascibetta assisted by Andrea Porro.
Photographed by Toni Thorimbert
Hair: Luca Lazzaro
Makeup: Silvana Belli.
Click on the pictures to enlarge.
Credo che il servizio realizzato - oltre a rendere molto bene quello che era l'intento di non prendersi troppo sul serio - rappresenti un ottimo spaccato della società odierna. Giovani iper-tecnologicamente-avanzati con look fashion sempre all'ultima moda che si esprimono in SMS language nell'era dei reality show. Sto iniziando ad affacciarmi al life style seguendo la sua attività per capirne i meccanismi che portano a cotanti risultati.
RispondiEliminaCredo che il servizio realizzato - oltre a rendere molto bene quello che era l'intento di non prendersi troppo sul serio - rappresenti un ottimo spaccato della società odierna. Giovani iper-tecnologicamente-avanzati con look fashion sempre all'ultima moda che si esprimono in SMS language nell'era dei reality show. Sto iniziando ad affacciarmi al life style seguendo la sua attività per capirne i meccanismi che portano a cotanti risultati.
RispondiEliminaVeramente un gran servizio!
RispondiEliminaLa semplicità di Toni è perfetta!
Big!
(nelle foto backstage eprò sarebbe stato bello vedere il modello sorridere :D )
Guardavo le foto delle pagine. (Bellissimo servizio, bravi tutti). Vedevo strani riflessi. Poi ho capito un'altra roba. Le pagine sono così sottili che si vede in trasparenza. Uno si danna l'anima per fotografare bene, con una bella luce, con un concetto, con la giusta inquadratura, postproduce, converte, punto del nero e bla bla. Anche la produzione si fa in quattro per mettere in piedi un servizio fatto bene. Poi stampano il tutto su una carta che la crespatella di antica memoria è meglio. I giornali sono in crisi, l'editoria tradizionale è in crisi per 1000 motivi. Uno di questi è la "concorrenza" con internet. L'unica chance che ha l'editoria per continuare a competere con internet è proprio la qualità della stampa. Stanno giocando male la loro carta.
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