La Polaroid è gigantesca. Non ha nemmeno il cavalletto, E' come un mobile, si muove solo sulle ruote.
Ce ne sono solo tre al mondo.
Milano, 1988. Studio 117.
Cerimoniere: Karim Sednaoui, il grande capo dello studio.
Non era un personaggio facile, Karim, ma mi ha insegnato molto sulle luci, sulle macchine.
Bhe, era anche suo interesse. Le noleggiava.
La prima volta che mi fece vedere un Arri organizzò una specie di "coup de teatre": Grande studio daylight vuoto. Solo 'sto faro enorme in mezzo. Lo accende: luce continua, potentissima, ma daylight eh, non tungsteno. Mamma mia. Un mondo di sconfinate possibilità che si aprivano.
Comunque, questo evento Polaroid durava diversi giorni ed era strutturato come uno show: nello studio erano state montate delle gradinate per il pubblico, come in un teatro.
Diversi famosi fotografi si alternavano, anche se la macchina tu non la toccavi: c'era un operatore, Jan Hnizdo, da Praga, che metteva a fuoco, calcolava l'esposizione, si occupava di "strappare" la pellicola per svilupparla.
La macchina la dovevi usare come un regista. Il punto di vista era quello: frontale, senza fronzoli.
Il tema era libero. Io avevo letto che la grande fortuna della Polaroid non era affatto il mercato professionale ma piuttosto la fotografia pornografica casalinga.
Si capisce: Istantanea. Arrapante. Non dovervi mica andare dal fotografo del negozietto all'angolo a sputtanarti.
Quindi mi ero inventato queste foto un pò surreali di coppie border-line, trasgressive.
"Teatro dell'amore moderno" l'avevo chiamato: Una coppia che mentre si abbraccia si accoltella, una coppia "Cybor" fatta con una testa e un cazzo da Sex Shop, un tipo con la sua bambola gonfiabile, un rock-a-billy che scopa il suo contrabbasso, insomma cosette così.
Queste foto sono state chiuse in archivio 30 anni.
Oggi grazie all'interesse di Claudio Composti vengono esposte per la prima volta in una galleria.
Con la grande Polaroid, fotografato da Karim Sednaoui.
Come bonus track: due altre immagini dalla serie "teatro dell'amore moderno"
Qui sotto l'invito "ufficiale" della mostra:
"Teatro dell'amore moderno"
Photographs by Toni Thorimbert
Polaroids 50X60cm.
Parte di:
"Some-body to Love"
A cura di Claudio Composti
Con opere di:
Michael Ackerman, Araki, Silvia Argiolas, Francesca Belgioioso, Vanni Cuoghi, Antoine D’Agata, Tiziano Doria, Gianpiero Fanuli, Francesca Galliani, Nadav Kander, Maurizio Montagna, Benjamin Mouly, Giuliano Sale, Noè Sendas, Jacob Aue Sobol, Melissa Steckbauer, Eva Stenram, Lady Tarin, Toni Thorimbert e Giacomo Vanetti.
Mc2 Gallery
via Malaga 4
Opening martedì 30 Gennaio 2018 ore 18,30
Fino al 23 Febbraio 2018
Click on the pictures to enlarge.
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