Some random images, published pages, backstages and thoughts...



Sono stato a Roma, al "Palazzo delle Esposizioni" a scattare la campagna di Laura Biagiotti. Lo spazio è imponente, ben allestito e organizzato. Nella foto qui sopra una parte del colonnato dell'ingresso dove abbiamo ambientato gli scatti. All'interno c'era invece una straordinaria mostra a cura di Achille Bonito Oliva: "La natura secondo De Chirico".
Era Lunedì, giorno di chiusura ed eravamo i soli là dentro.
Bellissimo: Quando andavi in bagno ti dovevi traversare tutta la mostra, anche se sotto lo sguardo fin troppo attento dei guardiani. Fotografare le opere era un pò vietato e così non ho potuto fare molto, solo questo scatto rubato con l' Iphone che pubblico qui sotto.



La pittura di De Chirico appare semplice, immediata e facile, e mi sembra che il suo universo onirico e surreale, le sue luci ed ombre, la disposizione degli spazi e i suoi paesaggi abbiano ispirato molta fotografia moderna e contemporanea.
La mostra rimarrà aperta fino all' 11 Luglio.

A Firenze invece ho incontrato, a Palazzo Strozzi, "Bit.Fall" un'opera molto interessante di Julius Popp.
L'installazione si basa su un dispositivo formato da una serie di moltissime piccole valvole, da cui cadono gocce d'acqua a breve distanza l'una dall'altra.
Come i pixel su uno schermo, le gocce creano singole parole leggibili solo per un istante sospese nell'aria che subito dopo tornano a essere gocce destinate a raccogliersi e a "perdersi" nel bacino che alimenta il circuito.
Non è l'artista a stabilire le parole che vengono visualizzate. Un algoritmo di ricerca consente di individuare in tempo reale, tramite una connessione diretta a Google News, le parole chiave più rilevanti che vengono trasmesse al circuito.
Non era proprio facile fotografare quest'opera perchè le gocce cadono veramente veloci ma dopo qualche tentativo sono riuscito a "beccare" la parola "Night".



L'effetto dell'opera è veramente interessante: Le parole sono prodotte in un continuum incessante e ossessivo e si infrangono (rumorosamente) al suolo. La qualità stessa delle parole assume poi un particolare significato.
In qualche modo è certo che queste parole ci riguardano, riguardano il nostro modo di vivere, la nostra contemporaneità ma l'opera ce le mostra come fragili ed effimere. Come in un moderno mandala, queste parole, create ed organizzate grazie ad una avanzatissima tecnologia sono destinate a disperdersi, a tornare informi, appena dopo essere state create.

L'opera fa parte della mostra "As soon as possible" e chiude il 18 Luglio.

Qui sotto invece le pagine di un mio portfolio apparso sulla rivista serba "Refoto"
L'articolo è di Tatjana Dordevic, giornalista che in Italia si occupa di milanice.com, un ottimo sito che propone una selezione di notizie su mostre, sfilate ed eventi culturali milanesi.







Evidentemente (e in Italia) non è proprio ovvio chiamarsi Thorimbert e specie all'inizio della mia carriera il mio cognome, messo a firma delle mie immagini, è stato trascritto sui giornali in tutte le maniere possibili, anche le più fantasiose.
Anche in Serbia non scherzano, e qui sotto si può trovare un "tonijem thorimbertom" e anche un "torimbertovih". Mi consola che a quanto posso capire in questo caso non sono errori, ma declinazioni tipiche della lingua.



Qui sotto: dodici pagine per "White" sul tema del "VIP" o del gossip.
L'idea era di scattare un pò alla maniera dei paparazzi dando l'impressione di rubare le foto da lontano o attraverso ostacoli vari.
Naturalmente si tratta di un servizio di moda e gli abiti devono essere comunque ben leggibili e quindi non ho potuto esagerare con lo sgranato e neppure con le inquadrature, così mi sono "accontentato" di un 300 mm e, come si può ben vedere dalle foto del backstage, cercando di mettermi da solo in situazioni un pò complicate...





















Qui sotto: Doppia pagina da "Io Donna" dedicata ad un ritratto di Ambra Medda, giovanissima ma già ultranota curatrice d'arte e direttrice di Design/Miami.
Lo styling è di Silvia Meneguzzo.



Qui sotto: Doppia pagina da "Max" dedicata ai venti anni della collezione uomo di Dolce&Gabbana.
Il giornale ha chiesto ad alcuni fotografi di restituire in un'immagine la filosofia della moda maschile dei due famosi stilisti.
Io mi sono ispirato alle guardie del corpo di Al Pacino nel film "Il Padrino".
Belli, eleganti (armati) e polverosi, li ho fotografati nell'opulenza un pò kitsch
del "privè" dello show room di Dolce e Gabbana.



Questi lavorano davvero: Sono i meccanici della Superbike, giustamente chiamati qui sull' ultimo numero di Riders "gli invisibili".
Un tributo alla facce, e alle mani, di quelli che nell'ombra del box si fanno un mazzo tanto, giorno e notte, sabati e domeniche comprese, per far correre ( e vincere) i bolidi derivati dalla serie.



Qui sotto: Improvvisata riunione di redazione di Riders al paddock di Monza.
da sinistra TT, Paolo Sormani, Roberto Ungaro e, di spalle, Stefania Molteni.



Backstage photography by Claudio Rizzolo

Click on the pictures to enlarge.

10 commenti:

Vulcan ha detto...

Ciao Toni, è la prima volta che scrivo sul tuo blog anche se lo seguo da qualche tempo (beh ancora da poco a dir la verità, me lo ha passato Rigon il tuo indirizzo, ma non passa giorno che non lo visito) e mi ha colpito subito per la diversità del messaggio che tu dai rispetto agli altri tuoi colleghi: il tuo è ricco di spunti per imparare costantemente. Seguirlo, per me, è come stare perennemente ad un workshop con uno dei migliori come insegnante.. è semplicemente fantastico! Mi piacciono tantissimo le immagini di backstage, cosa che adoro, e che parla più di mille libri tecnici.
Grazie infinite per tutto quello che ci regali!

Anonimo ha detto...

condivido e sottoscrivo...
potrebbe pubblicare un libro...
puo' essere utile per chi deisdera fotografare...
e poi é scritto in modo semplice, umile (cio' é sbalorditivo)
La malattia del secolo "delirio di onnipotenza" Thorimbert non ne é stato contagiato e quindi GRAZIE... ha una generosita' che é solo dei grandi e cioé la voglia di fare conoscere i segreti del mestiere... I fotografi per la maggior parte sono gelosi dei loro segreti perché fortemente competitivi e si farebbero uccidere, massacrare anche dilaniare piuttosto che svelare la loro arte.
Le chiedo una cortesia grande come l'intera Italia so che é troppo e che forse sono impertinente ed esagerata nella mia richiesta, potrebbe scrivere qualche indicazione tecnica riguardo i suoi reportage, oppure parlare della sua macchina fotografica preferita... so che ho chiesto molto... come dire a Tremonti i dati reali della crisi italiana o alla BP la reale entita' del danno della fuoriuscita del petrolio...
o a Sindona se fosse ancora in vita , quale fossero i reali crimini commessi visto che si é sempre professato innocente...
le sarei grata per almeno le prossime 10 vite...
se non sara' possibile fa nulla comunque cio' che scrive é molto utile... sono andata persino in libreria per cercare il libro che ha indicato di Annie Leibovitz e cerchero'di seguire le letture consigliate..
Thanks a lot

bye bye
anonimo Maria

Matteo Oriani ha detto...

@ Maria. Non cadere nell'errore. Lunghezze focali, diaframmi, tempi di otturazione, se è questo che chiedi, si possono imparare su qualsiasi buon libro di tecnica fotografica o ascoltarli da un buon insegnante di tecnica fotografica. Chiunque può imparare la tecnica fotografica, non c’è nulla di difficile e di segreto. Ciò che trovi su questo blog e su quello di Settimio, va al di là e oltre. Comunque, andando a memoria, ricordo che Toni spiegava il “panning” quando ha fotografato la motocicletta in movimento. Un’altra volta ha raccontato di aver usato una piccola Canon G10 per fotografare i bambini sulla spiaggia. In quei casi era importante e pertinente. Poi dalle foto di backstage si capisce tanto!
@ Toni. Non mi viene niente di intelligente da dirti perché il tuo post è già molto ricco e completo. Ah, si, solo una cosa…quella Q7 nera…hmmmm….la prossima volta potresti usare una vera “limusin” nera. Basta chiederlo!

Alessandro Bianchi ha detto...

Come sempre Matteo ha ragione, imparare la tecnica fotografica é molto semplice, sia dal punto di vista della ricerca di informazioni, sia per gli argomenti stessi... Fare belle foto invece... é tutta un' altra storia.

In un altro post Toni ha anche parlato di banco ottico. Una delle immagini scattate col banco é anche in questo post: é la prima della serie apparsa sulla rivista Refoto... Giusto?

Alessandro Bianchi ha detto...

Come sempre Matteo ha ragione, imparare la tecnica fotografica é molto semplice, sia dal punto di vista della ricerca di informazioni, sia per gli argomenti stessi... Fare belle foto invece... é tutta un' altra storia.

In un altro post Toni ha anche parlato di banco ottico. Una delle immagini scattate col banco é anche in questo post: é la prima della serie apparsa sulla rivista Refoto... Giusto?

Alessandro Bianchi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Toni Thorimbert ha detto...

Grazie a tutti dei commenti e dei complimenti per il blog e per le foto.
Non ho molti segreti tecnici in effetti perchè comunque sarebbero segreti di pulcinella. La tecnica è molto importante anche se io mi definisco un empirico, un lusso che però ti puoi permettere se un pò ne sai.Le mie macchine: Nikon e Nikkormat negli anni 70, specialmente con i grandangoli: 20mm e 28mm, Banco 10x12 in tutti gli anni 80 con qualche puntata nel 20x25, poi Pentax 645, Mamiya 6x7, Rolleiflex biottica con obbiettivo planar 2,8 dalla metà degli anni 90 fino ad oggi. Digitali: sempre Canon, ma le noleggio e quindi non le possiedo, tranne una G10 e una D5 vecchio modello. Uso, non spesso, il dorso Hasselblad, ma è una macchina che non amo, così come non ho mai amato quella analogica. Recentemente in effetti ho usato, come dice Alessandro, una 10x12 con dorso digitale per fare la foto che c'è su Refoto ed è molto bello, ma veramente cara da noleggiare.
Uso computer Mac. La "cosa" tecnica più costosa che ho preso ultimamente è un server, altrimenti non sapremmo dove mettere tutti questi milioni di pixels...

maurizio melozzi ha detto...

.......sempre "Powerfull".
Su FB metti "mi piace".....qui scrivo proprio,.... "mi piace un casino"!!!!

Anonimo ha detto...

Thanks so much from the bottom of my heart...
and just to thank everybody I give you a present of good feelings to greeting you...
something that doesn't talk about photography but talks about good feelings, love that goes beyond words... without border

http://www.youtube.com/watch?v=4P-WfakJucM

anch'io penso che la tecnica sia fondamentale certo la differenza comes up from something different... the creativity...
it's like when you learn a language, you have first to learn grammar and then you can start to learn and practise the language... technique to optimize the time...

Potete consigliarmi un libro di tecnica fotografica che non mi faccia sbadigliare e che non sia cosi' tecnico da sembrare la descrizione del motore della mia macchina please?

In questi giorni é morto un uomo glorioso ho letto la sua biografia e ho visto una biografia in tele...
Amedeo Guillet.......un uomo avventuroso, pazzesco, d'altri tempi

Oggi mi ha sconvolto una cosa, ho letto che walt witman era gay e che la sua poesia era impregnata di qs tema. Studiai la sua poesia e l' amai per la sua vitalita' l'amore verso la vita', la sua solarita' e oggi ho letto una recenzione che la spiegava in chiave erotica sentimentale...
non la ricordo cosi' la rileggero' ....tra l'altro c'era una bellissima foto in bianco e nero di walt witman...


Grazie mille micio bianco Mathew e thank you so much much much teacher Thorimbert

bye bye


anonimo Maria

Anonimo ha detto...

scusatemi, ieri sera volevo rispondervi in fretta e non ho riletto cio' che ho scritto...
beg your pardon...full of mistakes sorry

anonimo Maria