This week, best seller novelist Sandro Veronesi graces the cover of "Io Donna" magazine.









Il titolo del romanzo più famoso di Sandro Veronesi è "Caos calmo" e forse c'è qualcosa di autobiografico anche in queste due semplici e apparentemente contraddittorie paroline.
Comunque qui pubblico, come sempre, la copertina e la doppia pagina d'apertura del servizio.
Certo, la piega tra le pagine fa un effetto un pò "Francis Bacon".
La foto originale la pubblico appena sotto, ma, e sono sincero, quella deformazione creata dalla piega non è poi così male...Sopratutto leggendo cosa dice Veronesi nella dida riprodotta qui sopra.
Vabbè, comunque ci siamo abbastanza divertiti, come testimoniano le foto qui sotto.



Alla mia destra Gianluca Guaitoli, Hairdresser superstar, in questo frangente serissimo assistente al pannello di polistirolo.





Shooting the cover.





Qui sopra, l'ultimo romanzo di Veronesi si chiama "X Y"...

Sandro Veronesi
Io Donna
Styled by Silvia Meneguzzo
Grooming Gianluca Guaitoli


Backstage photography by Claudio Rizzolo.

Click on the pictures to enlarge.

5 commenti:

roberto ha detto...

quello che adoro da fotografo è vedere nei back stage [bellissimi poi in quanto autentiche storie ben realizzate] con quanta "semplicità" operi e poi vedere la forza e l'intensità dei tuoi ritratti....una grande lezione ai photoshoppari di oggi...

ciao

Matteo Oriani ha detto...

Che bello che non perdi mai il buon umore. Anzi, hai un modo molto (apparentemente) leggero di commentare una roba che, di solito, fa incavolare un fotografo. Ma quella riga nel mezzo!!!!! Ma dài!!! Insomma da apprezzare il tuo aplomb. Signori si nasce e tu, modestamente, lo naqui.

Alessandro Bianchi ha detto...

@ Matteo, come al solito hai fatto centro.

@ Toni. come al solito ti dimostri un gran signore, e ho i testimoni che quello che ho appena detto lo penso veramente. Chiedi a Vittoria!!!
Il tavolo del tuo studio mi ha fatto tornare in mente delle mozzarelline veramente prerlibate...
Peró girano voci che anche le linguine al nero di seppia di Matteo siano una favola...
Si intuisce che ancora non ho cenato?

clauderizzolo ha detto...

Trovo sempre straordinarie questo tipo di fotografie. Non c'é un flash, neppure un tungsteno. Un fondo attaccato con lo scotch all'entrata dello studio. Dentro, nemmeno quello... solo l'occhio di Toni che si guarda intorno per "vedere" la luce. Scherza un po' con Veronesi, i due ridono e nel frattempo vedi che sta giá girando il palmo della mano verso di te. Eccolo. Gli passi la macchina fotografica e... voilà. Les jeux sont faits.

maurizio melozzi ha detto...

...sempre un gran maestro !!!