Claudio Rizzolo
E' dell'Ariete. Prima fa, poi pensa.
Ora è un pò cambiato.
Claudio Rizzolo è stato il mio assistente per un anno e mezzo.
Ora è tornato da dove era venuto. Barcellona.
Mi mancherà.
E' arrivato pettinato in un modo assurdo. vestito in modo assurdo, gobbo.
Pensava cose assurde.
Nella sua vita ha anche fatto tante cose assurde.
Tra quelle che si possono dire: Il body builder. Il camionista. Guidava i TIR, mica i furgoni. Guidava anche la moto, ginocchio a terra, ma per strada, mica in pista.
Ancora oggi non può avere una carta di credito, lascerei proprio perdere il perchè.
Come certi cavalli di razza capitati per anni nella stalle sbagliate aveva perso il senso delle andature: scalpitava, poi trottava. Si fermava di colpo e poi, BUM !, un galoppo alla cazzo.
Ti faceva venire il mal di testa solo a guardarlo.
A Milano divideva casa con dei cinesi, in viale Zara.
Però tanta voglia di imparare. Credo che la fotografia è stata una specie di riscatto.
Ci ha messo un pò. Faceva già il giro veloce. Doveva limare quei due tre secondi. Sono quelli più difficili.
L’ho fatto girare alla corda. L’abbiamo strigliato, pettinato, abbiamo corretto la posizione delle spalle, ogni giorno abbiamo fatto un pò di lavoro. Non grandi cambiamenti, solo la cosa giusta, ogni giorno.
All’inizio scalciava, poi ha incominciato a girare per bene, ha disteso il corpo, è diventato armonico.
Ha raddrizzato le spalle, ha iniziato a guardare le persone negli occhi.
Sapeva già fare tutto, aveva solo perso qualcosa di se, lungo il cammino.
Io credo che lo ha ritrovato: In effetti, è ancora pettinato in modo un pò assurdo, però adesso gli stanno bene così.
E' Claudio Rizzolo, quello vero.
Uno dei migliori assistenti che abbia mai avuto.
Una delle migliori persone che abbia mai incontrato.
Top: Claudio Rizzolo photographed by Toni Thorimbert in Scotland, 2011.
Click on the picture to enlarge.
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18 commenti:
Ho i lacrimoni io, non oso immaginare lui.
che belle parole. tutte vere
dimenticavo. W gli arieti :-)
Vorrei proprio sapere le cose che ha fatto che non si possono dire. :P
commovente.
e commosso!
Gran belle parole per una gran bella persona.
Spero di avere presto l'onore di conoscere Mr. TT, fosse anche ad un suo workshop, deve essere una persona di una rara umanità e intelligenza, cazzo noto con piacere che i fotografi che amo, prima di tutto sono delle belle persone.
Grande Claudio!!! ;)
Grazie Toni. Non grazie solo per il post, é un grazie a tutto tondo. Dico sempre che la mia esperienza con TT mi ha cambiato la vita, sono arrivato tutto storto e ho imparato a star dritto. Ma ho iniziato a imparare solamente quando ho capito che da Toni non devi mica imparare a tenere in mano la macchina fotografica, quello é semplice. Ho iniziato a imparare quando mi ha fatto capire che era tutto il resto che bisogna assimilare. Ho fatto parecchia strada con TT, ora lascio il "preparatore" e inizio a darci dentro io di polso, sapendo che per fare il tempo sul giro ci devo lavorare, duramente, e tanto ancora.
Per caso hai bisogno di un nuovo assistente?
Sono della vergine.
Vi siete fatti penare a vicenda, ma ci siete riusciti.
Vi abbraccio.
Ciao Claudio, spero di rivederti presto da qualche parte.
un saluto e un grande in bocca al lupo.
E Claudio è soprattutto mio fratello.
Il mio fratellino, quello piccolo,
si perché noi siamo in quattro, io il più grande,
12 anni in più e per me lui sarà sempre il mio fratellino piccolo. Il migliore tra tutti noi.
Lui è un guerriero,
Di quelli che sanno piangere da soli nei momenti bui,
lottare e mangiare merda senza farsi travolgere troppo dalle emozioni perché credono in quello che fanno.
Quando ha deciso di diventare fotografo e andare a studiare a Barcellona, tutti gli davano contro...
E tutti hanno sbagliato.
La sua costanza, il suo impegno e la voglia di imparare lo hanno portato lontano. A Milano è cresciuto. Ha trovato il suo domatore, colui che ha riconosciuto in Claudio le sue grandi capacità.
Abbiamo letto insieme il post di TT. Eravamo insieme a casa sua a barcellona. Ho letto nei suoi occhi l'emozione e lo stupore, ho visto le lacrime nel suo cuore per l'emozione e il piacere.
E io pure mi sono commosso per il mio fratellino.
Abbiamo fatto il viaggio da casa in valle d'aosta a Barcellona insieme perché volevo che fosse un momento indimenticabile.
E per me lo è stato.
Era tanto che io e mio fratello non stavamo insieme per così tante ore.
Che poi non abbiamo fatto nulla di che, ma sono quei momenti che ti porti dentro per sempre.
Come la malinconia del viaggio di ritorno, perchè pensi "chissà quando lo rivedrò"...
Claudio farà tanta strada, se lo merita.
Come si conviene a un cavallo di razza.
Io lo so. È il mio fratellino.
La scorsa settimana viene Claudio Rizzolo nel mio studio. Mi riporta indietro un certo disco elleppí che avevo prestato al Toni. Il disco é Are(a)zione degli Area, un gruppo musicale degli anni settanta, e l'avevo dato a Toni perchè voleva fotografarlo visto che in copertina ci sono foto sue tra cui la famosa "ragazzina" di cui si è già parlato già su questo blog. I testi delle canzoni degli Area hanno forti connotazioni politiche, traendo spunto dalla tensione sociale di quegli anni. Bene, arriva Claudio bello bello (io non c'ero, ma me lo vedo) con un sacchetto di Corso Como 10 con dentro il disco. Per chi non lo sapesse, Corso Como 10 è un posto molto figo a Milano dove c'è una galleria di mostre fotografiche, una libreria, un ristorante e un negozio di vestiti, oggetti per la casa, accessori. Questo luogo è della signora Carla Sozzani che non sto a spiegare chi é.
Insomma, ho trovato molto significativo che Claudio abbia usato quel sacchetto del posto figo e mi sono detto: questa è la scuola del Toni. E il sacchetto pure. E invece no. Cioè si: la scuola è certamente di Toni, ma Il sacchetto era proprio di Claudio. Infatti, se andate a fare un giro sul suo bel blog, leggerete che a fine maggio si è svenato per comprare un doppio tomo in Corso Como 10 per 46€. Si è "svenato" perchè Claudio è curioso, ha sete di sapere, vuole studiare, imparare. E il "mio"sacchetto conteneva, prima dell' ellepì, proprio il doppio tomo che altro non è che un numero di Egoïste che misura appunto 30x40 cm. Allora: sapete come è il logo di Corso Como 10. Hanno preso tutte le "O" di cOrsO cOmO e lo zero del 10 e ci hanno messo un pallino dentro. In pratica tutti quei cerchi stampati sui sacchetti, sulla carta da imballo e sulle scatole di Corso Como 10, sono formati da due cerchi concentrici disegnati a mano libera in bianco e nero, al tratto. Molto chic e molto riconoscibile, ormai. Ogni sciura che si rispetti e ogni studio fotografico á la page ha almeno uno di quei sacchetti in dotazione. Insomma, Claudio ha preso su quel sacchetto perchè tutti quei cerchi sono l'immagine iconografica del vecchio elleppì. Poi i cerchi, in questo periodo, sono ricorrenti nella vita di Claudio. Thorimbert stesso ha magnificamente descritto metaforicamente il percorso professionale di Claudio quando parla di "tempo sul giro" dove, per giro, si può intendere un cerchio. Ha appena finito un ciclo, il lavoro da Thorimbert, ha quindi chiuso un cerchio. E dove quei cerchi possono altrettanto bene essere intesi come bersagli e, quindi, obbiettivi da centrare. Ecco, caro Claudio, io ti auguro di centrare tutti gli obbiettivi che ti vorrai porre. Vai e colpisci.
Grazie mille Matteo! Devo dire che come commenti tu, non lo fa nessuno. Il modo in cui analizzi ogni dettaglio é stupefacente, si vede che i dettagli sono il tuo "pane". Ancora grazie!
E grazie a tutti!!!!
Lui ne sarà onoratissimo! Ma perchè neanche un link al suo sito?
Ciao!
Sei una brava persona!
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