Riders magazine, February issue.



Qui sopra, l'apertura del servizio su Giovanni Di Pillo, giornalista e vulcanico commentatore di gare motociclistiche di ogni categoria e specie, nonchè onnipresente "mammasantissima" del mondo moto.
Inesauribile toscanaccio: In tutte le migliaia di foto che gli ho scattato, parla.
Tranne in questa, dove, veloce come un fulmine, l'ho beccato in un rarissimo momento di dubbio!
Superbello il pezzo di Moreno Pisto: Nonostante mi fossi cuccato l'intero pomeriggio con Di Pillo "live", me lo sono letto fino all'ultimo punto.

Qui sotto invece le pagine dedicate alla nuova "special" Harley-D progettata dal mitico preparatore Roberto Rossi.

Si chiama "Severa", nome che nasconde dentro di se il dubbioso "Se Verrà". Perchè dubbioso? perchè questo in realtà è il progetto di una Harley di serie, che appunto, non sappiamo ancora se verrà.
Dall'america sono venuti a vederla i boss di Milwaukee. Ora sono tornati a casa, ci stanno pensando.
La Severa è derivata da un modello HD un po' anonimo e "cicciottelo": Rossi l'ha smagrita, ridisegnata, e resa, molto, molto borghese. Una specie di Harley-Prada. Bellissima, minimalista e stilosa ai massimi livelli.









Qui sotto il backstage scattato da Giorgio Serinelli. Una giornata passata con Rossi a Mantova è sempre una bella giornata. Faceva solo un pò tanto freddino!











Riders magazine
February issue


Giovanni Di Pillo
Roberto Rossi
Photographed by Toni Thorimbert


Backstage photography by Giorgio Serinelli

Click on the pictures to enlarge.

3 commenti:

Fabio Sirna ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di rimettere il culo su una moto :)

Marco Cavalli ha detto...

Ho già visto qualcuno scattare in quella posizione con le gambe incrociate :)

Matteo Oriani ha detto...

Benedusi ha provato a fare un post sul suo blog a proposito del Gesto. Ma, forse, il "suo" pubblico non ha còlto e continuano a parlare di vestiti. Còlto o colto....comunque. L'argomento era molto interessante e meritava uno sviluppo. Settimio è (giustamente) rimasto impressionato dalla posizione a gambe incrociate che ha Toni mentre ritrae (di ritratto si sta parlando) la motocicletta e si poneva la domanda del perchè Toni si mette così: su qualsiasi manuale del buon fotografo insegnano ad assumere una posizione stabile, con gambe divericate eccetera. Bene, ecco invece cosa succede ad un fotografo dotato di straordinaria sensibilitá: il motore della Harley ha i cilindri a V. Toni entra in empatia, in simbiosi e si mimetizza mettendo le gambe a V, come il motore. Zelig! (quello di Woody Allen, non di Bisio).