The selfie: An interview by Nadia Ferrigo for La Stampa.
3 domande a Toni Thorimbert, ritrattista.
"Un'idea per tutti gli amanti del selfie? Trovare il coraggio di andare oltre".
Nadia Ferrigo: Che cos'è un autoscatto per un fotografo?
Toni Thorimbert: L'autoscatto è il primo passo, anche importante, per imparare a conoscersi. Ma se non si cerca di comunicare qualche cosa di autentico, allora non è altro che pura masturbazione intellettuale".
N.F: Narcisismo puro...
T.T: Si, ma mi sembra una malattia tutto sommato infantile. Quando si è giovani, non solo dal punto di vista anagrafico, ma anche nell'approccio al mondo della fotografia, uno dei primi esperimenti è scattare foto a se stessi. Poi si cresce e pian piano si capisce che non siamo noi il centro dell' universo, anzi. Fuori c'è molto altro".
N.F: Quando un autoritratto è qualche cosa di più di una pura celebrazione del sé?
T.T: Il mio compleanno è il 1° gennaio.
Da qualche anno ho l'abitudine di scattarmi un autoritratto ogni anno, per poi commentarlo con qualche frase su come mi sento.
Per scegliere quello giusto, ne scatto moltissimi poi scelgo quello che rappresenta meglio lo stato d'animo in cui mi trovo immerso in quel momento.
Il problema non è come appaio, ma cosa voglio comunicare di me".
"Mi autoscatto dunque sono"
Di Nadia Ferrigo
L'intervista è apparsa Martedì 29 ottobre su "La Stampa"
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