i tre vasi rappresentano le tre presenze femminili della tua vita attuale: un vaso grande e possente, un vaso medio e uno piccolino. da tutti i tre vasi crescono rigogliosi fiori e verde. nei vasi piccolo e medio ci sono gia' meravigliosi fiori, nel vaso grande il meglio (i fiori...) devono ancora arrivare. c'e' un muro dietro, che limita e protegge tutto con la sua possenza. una strana ringhiera sulla destra si inclina verso il basso, tradendo la sua normale collocazione: qualcosa che sale scende, qualcosa che scende sale. c'e' una piccola finestra sulla destra, che rivela che comunque c'e' un dentro (un altro) e c'e' anche un fuori riflesso (un oltre). il tutto si sarebbe potuto intitolare "i fiori sono fuori".
Beh, Settimio, vai via benone! Potresti riflettere anche sul fatto che le due piccole sono azalee e la grande (credo) una ortensia.....nella psicologia analitica secondo Jung, gli archetipi, ossia i simboli, hanno un grande valore. Sempre per gioco, eh? Ci stiamo solo divertendo!
secondo me bisogna allacciarsi all' ideologia semantica di Bahauchi con 3 elementi che potrebbero rappresentare, in ordine di grandezza, l' ego vigoroso, quello strutturale e quello invisibile a se stessi. l' equilibrio (o squilibrio) tra di essi è la visione più intima, influenzato dal contesto proposto. in questo caso mi sembra di percepire una marginalità di adesione che ben si lega con il divenire in visione delle forme compositive pur non trattandosi propriamente di sezione aurea bensì di sezione argentea espressa dalla ringhiera sulla destra. molto ci svelano i colori, raggruppando in maniera disomogenea la prosopopea cromatica vereconda. da ciò si evince come l' essere umano propenda torpiloquiamente verso il naufragar dolce in questo mare. ma la vera speranza è data dalle pietre del pavimento, solide e strutturate secondo il reticolo cerebrale che tanto mina e protegge facendo intravedere tra il nero un casolare, un'ala di gabbiano.
Reporter, ritrattista, affermato fotografo di moda e art director, Toni Thorimbert inizia a fotografare giovanissimo, documentando le tensioni sociali degli anni settanta. Negli anni ottanta, la sua collaborazione ai migliori periodici dell’epoca è fondamentale per definire il nuovo standard visivo di quegli anni, mentre gli anni novanta segnano la sua maturità come autore e la sua consacrazione a livello internazionale con collaborazioni a Brutus, Details, Mademoiselle, Wallpaper e la realizzazione di prestigiose campagne pubblicitarie. Il suo lavoro è stato oggetto di numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Born in Lausanne (CH) Toni Thorimbert began his career in Italy in the mid seventies as a concerned reportage photographer. At the age of 20 he won his first award of exellence from the Italian Professional Photographers Association. In the ‘80 he contributed to define the image of top italian magazines such as Amica, Max and Italian Vanity Fair.
In the mid ‘90 he began to export his work (and himself) overseas,
shooting, among others, for Brutus, Wallpaper, Details and Mademoselle. His work has been shown around the world in solo and group exibitions.
Six acts of seduction reflecting on the power of photography, on its peculiarity and ambiguity, in a play of reflection in which the photographer and the subject - what we see and what is seen - continuously changes the protagonist of the scene.. Click on the picture to be connected
11 commenti:
la pensi così anche oggi? hehehe
Belle le tue azalee. Sai perché mi piacciono? Perché sono curate, in salute e abbastanza selvatiche. Ovvero eleganti.
sono anche molto ben educate...
...ça va sans dire.
E sanno anche stare davanti all' obiettivo...
i tre vasi rappresentano le tre presenze femminili della tua vita attuale: un vaso grande e possente, un vaso medio e uno piccolino.
da tutti i tre vasi crescono rigogliosi fiori e verde.
nei vasi piccolo e medio ci sono gia' meravigliosi fiori, nel vaso grande il meglio (i fiori...) devono ancora arrivare.
c'e' un muro dietro, che limita e protegge tutto con la sua possenza.
una strana ringhiera sulla destra si inclina verso il basso, tradendo la sua normale collocazione: qualcosa che sale scende, qualcosa che scende sale.
c'e' una piccola finestra sulla destra, che rivela che comunque c'e' un dentro (un altro) e c'e' anche un fuori riflesso (un oltre).
il tutto si sarebbe potuto intitolare "i fiori sono fuori".
matteo, come vado?!?!?
;-)
Beh, Settimio, vai via benone! Potresti riflettere anche sul fatto che le due piccole sono azalee e la grande (credo) una ortensia.....nella psicologia analitica secondo Jung, gli archetipi, ossia i simboli, hanno un grande valore. Sempre per gioco, eh? Ci stiamo solo divertendo!
avete veramente preso il largo....
secondo me bisogna allacciarsi all' ideologia semantica di Bahauchi con 3 elementi che potrebbero rappresentare, in ordine di grandezza, l' ego vigoroso, quello strutturale e quello invisibile a se stessi.
l' equilibrio (o squilibrio) tra di essi è la visione più intima, influenzato dal contesto proposto.
in questo caso mi sembra di percepire una marginalità di adesione che ben si lega con il divenire in visione delle forme compositive pur non trattandosi propriamente di sezione aurea bensì di sezione argentea espressa dalla ringhiera sulla destra.
molto ci svelano i colori, raggruppando in maniera disomogenea la prosopopea cromatica vereconda. da ciò si evince come l' essere umano propenda torpiloquiamente verso il naufragar dolce in questo mare.
ma la vera speranza è data dalle pietre del pavimento, solide e strutturate secondo il reticolo cerebrale che tanto mina e protegge facendo intravedere tra il nero un casolare,
un'ala di gabbiano.
matteo, settimio, ci ho capito qualcosa???
Come se fosse antani con la superscazzola prematurata?
Matteo mi capito al volo. Si vede che sei colto... Hahaha
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