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Sopra, l'attore Giulio Berruti pubblicato da Max.
Sotto: Roberta Vinci e Sara Errani per Sportweek.
Qui sotto: Una doppia pagina di mie immagini tratte da un articolo su Vasco Rossi e sul libro TABULARASA pubblicata da Vanity Fair Italia.
Qui sotto: per Sette, allegato del Corriere della Sera ho scritto un pezzo sul colore nero.
Nero? Nero sono stato vestito – da capo a piedi - per anni.
Nera è la mia moto e nera la mia auto. Nere le pareti del mio studio.
Neri i miei pensieri, lo sono, a volte.
Nere le mie macchine fotografiche, da sempre.
Nere le cornici delle mie foto, “noir” i romanzi che leggo volentieri, neri i miei occhiali da sole, nero lo humour che mi fa ridere.
Nera è la notte che mi accoglie, nera la cronaca che mi attizza, nere tutte le scatole del mio archivio.
Nero è stato il mantello di un mio cavallo, Nero è stato un nome di cane.
Nero è il colore che tutto può contenere.
Ma io non amo il nero. Meno che mai a Natale.
Cosa c’entra il nero con il Natale?
Semplicemente, la luce ne ha bisogno.
Senza nero la luce non è che un mare bianco, inutilmente vasto, insulso e senza vento. Navigarci sarebbe troppo noioso.
La luce ha assolutamente bisogno della metafora del nero.
Ne ha bisogno per trovare la sua strada, la sua regola, la sua qualità, il suo opposto: la sua ombra.
Solo attraversando il “nero” come un compito, anzi meglio, come una missione, meriterai quello che ti aspetta, alla fine del tunnel: la luce, finalmente bianca.
T.T.
Giulio Berruti, Roberta Vinci, Sara Errani and Vasco Rossi photographed by Toni Thorimbert
TABULARASA is published by Mondadori. Available in bookstores and Amazon.it
Backstage photography by Giorgio Serinelli.
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