"L'Europeo" magazine, Virgilio Carnisio and the good old times when I was a black and white printer...



Italia, Aprile/Maggio 2010

"L'Europeo"
è proprio un bel giornale.
Ogni mese un tema, sempre trattato in modo molto interessante mettendo insieme pezzi giornalistici presi dall'archivio storico del giornale e nuove inchieste e servizi fotografici.
Da questo numero anche la grafica è pulitissima ed efficace.
La ricerca iconografica è il suo punto forte, con immagini spesso inedite e ben assemblate.
Qui sotto alcune aperture:



Edilizia popolare di qualità nel dopoguerra a Milano.



La casa di Mike Buongiorno, anni settanta.



Immigrati e senza tetto che vivono in vecchie fabbriche in disuso.

Qui sotto invece due pagine con due mie immagini che risalgono alla fine degli anni settanta.
Sono estratte da un corposo servizio sulla disagiata vita dei giovani di Quarto Oggiaro, quartiere dormitorio (e malfamato) alla periferia di Milano, realizzato e pubblicato per la prima volta nel 1977 dalla rivista Abitare.
Le foto ripescate per questo numero de "L'Europeo" illustrano la "cameretta", come la voleva la mamma (e come era in realtà), tutta in ordine perfetto con tanto di bambolotto sul letto, e nella messa in scena successiva, come la avrebbe invece voluta vivere il ragazzo, nel disordine e nell'anarchia più totale. La mamma si prestava al gioco, facendo finta di entrare in camera arrabbiata e inorridita.





Sotto a questo testo trovate due doppie pagine, sempre dallo stesso numero de "L'Europeo", con fotografie di Virgilio Carnisio.
Sono stato contentissimo di veder pubblicate le mie foto insieme alle sue.
Virgilio è stato uno dei miei primissimi clienti.
Ero il suo stampatore in bianco e nero. Ricordo che stampai, tra le altre, le bellissime fotografie del suo libro "Valsesia del silenzio", era il 1978.
Era esigente. Ma pagava subito, e in contanti.
Non era fotografo di professione, credo facesse in realtà l'assicuratore.
Ma le foto erano super, stile impeccabile, taglio decisamente neorealista.
Al pomeriggio tardi veniva, con l'impermeabile beige, nel mio studietto dove in un bagno avevo allestito la camera oscura.
Guardava le stampe. Le voleva abbastanza contrastate.
Ritirava quelle buone, pagava, e mi lasciava quelle che a suo parere erano da rifare.
Usciva, e io dietro di lui. Con i suoi soldi potevo fare la spesa, o andare al ristorante, insomma ci vivevo.
Virgilio ha fatto molti libri. Molti sono su Milano, la Milano quella vecchia, quella dei quartieri, delle case di ringhiera, degli artigiani, quella che scompare, è già scomparsa o scomparirà.
Le foto di Virgilio erano, e sono, immediate, semplici e belle un pò come lo erano quei tempi: non li rimpiango, ma certo mi fanno sorridere...Quell'anno in vacanza ad Agosto ero contento: a Settembre, oltre al Carnisio e alle sue stampe, avevo già un lavoro in agenda: fotografare la premiazione del torneo alla bocciofila di Via Decembrio, sotto al mio studio.

Oggi Virgilio Carnisio ed io siamo amici su Facebook.





Per saperne di più su Virgilio Carnisio cliccate qui sul suo nome.

Click on the pictures to enlarge.

11 commenti:

Alessandro Bianchi ha detto...

La premiazione del torneo alla bocciofila... Vedo che anche tu non hai iniziato dalle copertine di Max... Hehehe

Mi piacerebbe saperne di più dei tuoi inizi, dai primi passi nella fotografia fino ai lavori importanti.
E' solo curiosità, mi appassionno le biografie di chi ammiro.

Toni Thorimbert ha detto...

Allora era possibile conciliare la copertina di max con la bocciofila. Cioè non sembravano due cose così diverse, forse. erano lavori che avevano modalità diverse. Solo più tardi si è creato una idea del fotografo più "specializzato". E' anche vero che quando si inizia di fa un pò di tutto , ovvio. ho messo via l'altro ieri una serie di still-life (manco male) di quegli anni, che facevo per Capital o Linea italiana, di cui facevo anche le copertine. E li facevo proprio lì in via decembrio, al piano di sopra della bocciofila...

Alessandro Bianchi ha detto...

non voglio sembrarti un leccaculo ma ... sei un pozzo senza fondo... in senso buono, hai fatto di tutto, e scommetto tutto bene... sarei proprio curioso di vederli i tuoi still life... non li conosco proprio, mi ricordo di te su max ma li si trattava di altri tipi di lavoro.
ti vorrei chiedere 1000 cose ma non mi sembra questa la sede giusta.

Matteo Oriani ha detto...

Caro Alessandro, guarda che il Toni ha fatto e fa still lifes bellissimi, come tutti i bravi (grandi) fotografi. Adesso fa un po' il modesto, ma ci sono 2 esempi "manco male" che puoi trovare anche qui, sul blog. Dai un'occhiata alle foto per Roy Rogers (esempio "commeciale") E guarda le foto per Due, la mostra alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (esempio "artistico"). E poi ce ne sono altri che Toni tiene in qualche cassetto e magari un giorno tirerà fuori. Già che ci sei, e per rimanere "in casa", vai anche a guardare una "fotina" che c'è adesso sul blog di Benedusi (shooting on location). Manco male.

Alessandro Bianchi ha detto...

Matteo quelli li ho visti, e anche quello di Benedisi.
Ma credevo fossero dei casi isolati all' interno della produzione fotografica di Toni.

Matteo scusa ma sei tu che hai tenuto il video seminario della Tau Visual su CS5 giovedì scorso?

Matteo Oriani ha detto...

Io? CS5? E cosa l'è? Mannò, c'è un mio omonimo esperto di photoshop. Io potrei fare un seminario su come preparare le linguine al nero di seppia.

Alessandro Bianchi ha detto...

Preferisco alla grande le linguine al nero di seppia che photoschop... Quando vuoi invitarmi a cena fai pure, non aver paura di un mio rifiuto...hehehe

Vabé ormai avrete capito che mi piace la buona tavola, a proposito, ma la grigliata di Toni?... Toniiiii... Ci sei?

Toni Thorimbert ha detto...

A Giugno! mi sa...maggio è un mese da pazzi...

Alessandro Bianchi ha detto...

Ok. Perfetto.
Ma... Dove sarà fatta?

Toni Thorimbert ha detto...

CASA IN TOSCANA

Alessandro Bianchi ha detto...

Siamo vicini di casa? Hahaha