Pictures we will never forget: "Umumalayika": The angel. Photographer Martina Bacigalupo won the "Amilcare Ponchielli Prize 2009"



Top: Francine, a Burundi woman brutally amputate by her husband photographed by Martina Bacigalupo. This picture is part of a reportage who won the "Ponchielli Prize" 2009

Milano, Fondazione Pomodoro, 10 Giugno 2009

Qui di seguito le motivazioni della giuria, di cui sono stato parte, per l'assegnazione del "Premio Ponchielli" 2009:

La giuria assegna il premio a Martina Bacigalupo per il progetto fotografico intitolato Umumalayika (in lingua swahili significa Angelo).
Martina ci racconta il presente di Francine, una donna africana del Burundi straziata dall’orrendo delitto di suo marito che a colpi di machete le ha tagliato ambedue le braccia.
Il racconto disegnato dall’obiettivo di Martina si svolge su due piani contrapposti: le immagini in bianco e nero rappresentano con crudezza ciò che Francine è nella nuda realtà di ogni ora del giorno; le immagini a colori esprimono con leggerezza ciò che Francine è nei sogni che l’accompagnano e l’aiutano ad amare la vita ancora, per sempre, nonostante tutto.
Non sta in questo drammatico gioco la motivazione prima del premio assegnato dalla giuria. Sta piuttosto nel filo di Arianna tra il mondo reale e il mondo onirico che Martina ha saputo cogliere e fissare con intensa forza espressiva nei ritratti di Francine: proprio nello sguardo di questa donna c’è questo filo, nei suoi occhi che ci guardano direttamente e ci coinvolgono e ci sconvolgono e ci trascinano dal bianco-e-nero ai colori fino a sentirci insieme con lei “umumalayika”, angeli tra gli angeli, accanto all’angelo Francine.

Martina Bacigalupo è nata nel 1978 a Genova.


Questa è stata un'esperienza molto bella, anche se scomoda. Non mi piace dire: " queste no", perchè alla fine ci deve essere solo un vincitore. E poi, ammetto, non amo particolarmente i premi dedicati al reportage d'attualità.
Ho l'impressione che, anche se in buona fede, abbiano contribuito non poco a diffondere il malcostume etico della "bella" foto cruenta.
Ma a questo premio, dedicato alla memoria di Amilcare, con la giuria presieduta da un maestro di giornalismo e straordinario "lettore" di immagini come Paolo Pietroni, organizzato con tanta passione e amore da tanti amici di sempre non potevo assolutamente negarmi, anzi.
In più, intuivo che era una buona occasione per imparare molte cose.
E così è stato e molto più che nelle mie aspettative: 15 fotografi selezionati, 15 reportages: dal Gange alla Rimini nascosta dei trans, dalle crepe dell'Abruzzo alle solitudini di Tokyo, 15 lavori appassionati che mi hanno veramente arricchito, grazie alla loro qualità ed intensità, mentre il dibattito tra i giurati è stato una corposa lezione di semantica fotografica.
Non posso dire altro se non "grazie", e in modo speciale a Martina Bacigalupo per queste fotografie terribili e bellissime, per averci fatto conoscere e mai più dimenticare la storia e il nome di Francine.

To know more: http://www.martinabacigalupo.com

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