Singer Nina Zilli for "Max" magazine, May issue.








E' in edicola "Max" di Maggio con le fotografie che ho scattato alla bellissima ( e brava) Nina Zilli.

How I did it: The day was not particularly sunny, so I used the garage were we rented the car as a daylight studio putting the red convertible at the edge to the main entrance.
The shooting was easy because Nina is beautiful, soft, and it's cool to work with.
The press agent was scared all day long about the look and the clothes...She thought Nina was too nude...But this is nothing new...
Here below a picture from the backstage.



Nina Zilli photographed by Toni Thorimbert
Shooting produced by Alberto Cancemi
Styled by Andrea Porro assisted by Laura Prada
Makeup: Maurizio Massari
Hair: Maurizio Lucchese

Backstage photography by Claudio Rizzolo.


le foto sono state scattate da Vintage American Cars, Milano.

Click on the pictures to enlarge.

9 commenti:

Matteo Oriani ha detto...

Bello che racconti come fai a fare le foto. Quando facevo l'assistente, negli anni ottanta al Superstudio e in Edimoda, dividevo i fotografi in due categorie: chi lasciava entrare cani e porci e Oriani con generosa ospitalità per seguire il lavoro e chi si barricava con fare sospettoso. Tra chi lasciava le porte aperte ricordo il mio maestro Giovanni Gastel, Fabrizio Ferri, Oliviero Toscani. C'era una bella atmosfera. Tra chi, geloso e avido dei propri trucchetti, metteva cartelli minacciosi fuori dagli studi, non è rimasta traccia.

clauderizzolo ha detto...

Come assistente di Toni posso dire che lui invece non si risparmia nulla. Se può spiegare qualcosa, se gli si chiede consiglio, non si tira proprio indietro, anzi, credo che ami proprio "diffondere il verbo"! Però, tralasciando le cose tecniche, dove veramente bisogna essere delle spugne con lui è su tutto ció che riguarda non tanto lo scatto in sé, ma la visione della luce e le ombre, le scelte a posteriori, la narrativa visuale. Su queste cose infatti, secondo me, lui dovrebbe fare più workshops.
A proposito dei grandi fotografi, sto leggendo proprio in questi giorni il libro "Avedon at work", un ulteriore esempio di come i veri "master" non hanno paura di far vedere come lavorano. In fondo, come ripete sempre il Benedusi, a metter su le luci possono imparare tutti (o quasi), ma avere le idee, renderle concrete e raccontarle come storie... beh, é già tutto un altro paio di maniche...

Anonimo ha detto...

di luce c'è ne una sola , il sole il resto sono riflessi od ombre,bisogna sapere gestire la fonte , capire
ovviamente anche una candela nel buio è sole

Alessandro Bianchi ha detto...

Mi sembra che sia stupido cercare di custodire "il segreto".
Primo perché é da avidi e timorosi.
Secondo perché con tutte le informazioni che si trovano oggi di segreto, a livello di tecnica, non c' é proprio nulla.

Quel che invece fa veramente la differenza, ovvero cosa succede nella testa di un fuoriclasse durante il concepimento dell' idea, é molto difficile da raccontare e da trasmettere a parole e disegni.

Peró é comunque bello parlarne e confrontarsi, scambiare idee, esperienze e pensieri.
Un minimo lo facciamo anche qua, molto bello, secondo me, sarebbe incontrarsi e farlo davanti ad un buon vino.

A proposito, complimenti a Toni che ancora una volta si é dimostrato quello che é: un maestro indiscusso, uno dei pochi viventi.

Alessandro Bianchi ha detto...

Mi sembra che sia stupido cercare di custodire "il segreto".
Primo perché é da avidi e timorosi.
Secondo perché con tutte le informazioni che si trovano oggi di segreto, a livello di tecnica, non c' é proprio nulla.

Quel che invece fa veramente la differenza, ovvero cosa succede nella testa di un fuoriclasse durante il concepimento dell' idea, é molto difficile da raccontare e da trasmettere a parole e disegni.

Peró é comunque bello parlarne e confrontarsi, scambiare idee, esperienze e pensieri.
Un minimo lo facciamo anche qua, molto bello, secondo me, sarebbe incontrarsi e farlo davanti ad un buon vino.

A proposito, complimenti a Toni che ancora una volta si é dimostrato quello che é: un maestro indiscusso, uno dei pochi viventi.

Toni Thorimbert ha detto...

spero di essere un maestro vivente a lungo!!!

Toni Thorimbert ha detto...

Una volta un fotografo di cui ora diplomaticamente non ricordo il nome, uno bravo ma un pò mestierante. disse: io metto fuori il cartello NON ENTRARE e chiudo bene le porte dello studio non perchè non voglio che mi copino...ma perchè mi vergogno...!!!stupendo!

Alessandro Bianchi ha detto...

ovviamente ti auguro di essere un maestro vivente a lunghissimo...

Furbacchione e simpatico quel fotografo.

Anonimo ha detto...

Oriani fai i nomi dei gelosi e avidi altrimenti non vale.

I trucchetti, il conoscere il mestiere, spesso sono le cose più semplici a fare la differenza. Basta andare sui forum dei fotoamatori a leggere cosa scrivono del complicato (o complicatissimo, dipende da chi scrive) schema luci di Terry Richardson.