Slinkachu

Chissà perchè, tra tutti i libri – senz’altro più “pesanti” - che potevo comprare alla libreria della Fondazione Newton me ne sono uscito con questo libretto così piccolo e leggero , ma che, a ben guardare, proprio leggero leggero non è...
Slinkachu, questo è il nome dell'autore, incolla per terra dei personaggini - tipo quelli dei trenini - non so se sono proprio quelli e se lo sono li modifica - per creare delle mini-scene, spesso inquietanti, che poi fotografa.
Sono sempre stato affascinato dalle proporzioni sfasate, Helmut Newton ci ha lavorato molto - mi ricordo la foto di un uomo, in tuta nera da sub, grandissimo, fotografato con una modella molto molto piccola etc - e ricordo che al tempo in cui, adolescente, disegnavo fumetti avevo impaginato una storia del genere: Gente piccolissima che viveva una vita durissima in un universo dimensionale parallelo che noi, "normali" , neppure vedevamo.
Una metafora molto interessante che sicuramente si può applicare a molte situazioni...Fors’anche una metafora della mia condizione psicologica all’uscita dalla Fondazione. Dopo 300 foto di Newton ed un intero film su di lui, può essere che ci si senta un pò...piccoli...





Molto divertente l'introduzione di Slinkachu. La traduco:

Poliziotto: Mi scusi, signore, cosa sta facendo?
Slinkachu: Oh..er..sto incollando questi piccoli personaggi di plastica.
Poliziotto: Eh?
Slinkachu: Eh..si..è una cosa artistica...diciamo che...faccio foto di questi piccoli personaggi. E poi li lascio qui.
Piliziotto: Oh, ah...carino, Mi scusi sa, ma pensavo che stava sniffando colla, abbiamo un sacco di questi problemi qui intorno.
Slinkachu: Eh be, si..
Poliziotto: bhe questo è veramente carino, ah...una macchinina, bellina, a mio figlio piacerebbe molto.
Slinkachu:Si, bhe..è una piccola prostituta. E il cliente, nella macchina.
Poliziotto: ...oh...oh, vabbè, vada pure avanti.
Slinkachu: Er..ok, grazie...

















Tutto il libro è fatto così: la pagina di sinistra contiene la foto grande, dove si vede il contesto in cui sono piazzati i personaggi



mentre nella pagina a destra c'è la foto scattata da più vicino.





"Little people in the city"
The street art of Slinkachu
Foreword by Will Self
Edited by Boxtree


To know more:
http://www.flickr.com/photos/40878105@N00/

Click on the pictures to enlarge.

4 commenti:

Francesco R ha detto...

quintessenza della creatività... grazie per aver condiviso Tony!

Matteo Oriani ha detto...

Dicembre 2004, credo. Dovevamo fare in fretta e furia una foto per reclamizzare certe iniziative che l'Enel aveva in programma il 28 Dicembre in alcune città. Tempi stretti. Il lay out preparato dall'agenzia era la statuetta del pastorello del presepe che, ai bordi di una strada vera, quindi con proporzioni reali, faceva autostop insieme alle sue pecorelle per raggiungere la città con la festa in piazza. Bisognava fare tutto dal vero, non c'era tempo di farsi costruire una scenografia e neanche chiedere i permassi per "occupare suolo pubblico". E poi era meglio così. Il piano era arrivare nel posto scelto, una piccola via parallela a via Venti Settembre a Milano, sbarcare attrezzature (flash, generatori, banco ottico, chassis e pellicola) scattare il più velocemente possibile senza dare nell'occhio e scappare cercando di non sgommare. Ovviamente al buio e ovviamente ha cominciato a piovere. Quella pioggia gelida di inizio dicembre a Milano. Insomma, piazziamo la statuina del pastorello e le pecorelle sul marciapiedi e cominciamo a scattare. La scena é: due fotografi di una certa età, sdraiati per terra sull'asfalto bagnato, al buio con i flash protetti da ombrelli che lampeggiano nella notte e un  art director che esaminava le polaroid di alcune statuine del presepe piazzate su un marciapiedi bagnato. Intanto l'assistente dirige il traffico. Tutto bene fino all'arrivo di un azzimatissimo portinaio del signorilissimo palazzo che avevamo scelto come sfondo che attacca con domande al povero assistente mandato in prima linea.
Portinaio: Cosa fate? 
Assistente: Fotografie per la pubblicità dell'Enel. 
Portinaio: Avete il permesso? 
Assistente: Permesso? Si, cioé no, ma ecco veramente....ce l'ha quel signore (indicando me) ma non si può disturbare perchè è concentrato. 
Portinaio: Se non avete il permesso chiamo la polizia! 
Assistente: Ma abbiamo quasi finito, adesso ce ne andiamo. 
Io: venga, venga a vedere. Guardi: stiamo fotografando il pastorello che deve andare alla festa dell'Enel a Ferrara e si fa accompagnare dalle sue pecorelle e fa l'autostop. Adesso lei non può vedere il pollice alzato nella classica posizione dell'autostop, ma poi ce lo mettiamo con il computer. Cioè facciamo una scansione e poi aggiungiamo un braccio che fotografiamo a parte. 
Insomma, tipo Tognazzi con la supercazzola come se fosse antani. 
Portinaio: Lei non sa chi abita in questa casa, il padrone mi ha detto che dovete andarvene subito.
Io: Ollapeppa...e chi ci abita? 
Portinaio: Berlusconi! 
Ma era quello con la P non quello con la S.

Settimio ha detto...

Grande Oriani!

Anonimo ha detto...

Idee fantastiche, bellissime!!!