"Scacco al colore", a fashion essai for Io Donna magazine photographed at the Museo Casa Mollino in Torino. Feat. supermodel Nadiia Shapoval.

Qui si può solo dire grazie.

Grazie di cuore alla Silvia, per le idee, lo stile, l'energia, per il perfezionismo, per i mille dubbi e i mille pensieri che diventeranno vestiti, scarpe, gioielli, le parole della sua poetica.
Grazie a Gianluca e Roman, quasi fossero una cosa sola, ma non lo sono.
Gianluca fa parlare i capelli. Non li pettina, non li taglia e non li acconcia, non gli fa niente e gli fa di tutto: Li fa vivere, respirare.
Roman è una meraviglia. guardate bene i trucchi di queste foto, la bocca, gli occhi, il suo segno nitido e deciso.
Stilosa, vera, intensa e generosa. Nadiia Shapoval "sente" i vestiti che indossa come se abitasse un sentimento e l'obbiettivo come fosse una parte di se. Grazie bellissima!
Grazie a Bruna, Maurizio, Carlo, Alessandra, e, naturalmente, a Diamante, e a tutti, là al giornale. E' grazie a loro che abbiamo pagine da riempire con i nostri sogni.
Grazie ai miei assistenti, a Davide, Niccolò, a Walter, a Gianni e al suo furgone, e a tutti quelli che ci aiutano con le casse, i flashes, le scale, i cavi.

Grazie a Nora Suardi, rockissima pianista di Photoshop.

Fulvio e Napoleone Ferrari sono "le vestali" del Museo Casa Mollino, un luogo assolutamente magico: Volutamente io ne ho fotografato solo un piccolo pezzo, una parete, se no sarei finito stregato anch'io, e come loro, non me ne sarei andato mai più.

Baci ad Elena Givone, amica giocosa e serissima artista, che trafficando felice con i suoi Iphones, Androids e varie macchinette dai colori sgargianti, ha scattato e filmato il backstage di questa bellissima avventura.





















Qui di seguito il Backstage:



































Qui sotto il video, girato da Elena Givone e montato da Maria Alonzo.



"Scacco al colore"
Io Donna magazine.
Photographed by Toni Thorimbert
Styled by Silvia Meneguzzo
assisted by Flavia Galantini

Hair Gianluca Guaitoli
Makeup: Roman Gasser

Model: Nadiia Shapoval/Next.

Digital assistance and cameras: Walter Besola @ D4U

Postproduction: Nora Suardi @ Zat digitalartwork.


Photographed @ Museo Casa Mollino, Torino and @ Studio White, Milano.

Click on the pictures to enlarge.

5 commenti:

Gianluca Guaitoli ha detto...

Grazie a te caro amico e Grande fotografo che non fotografi,ma vedi... Solitamente non lascio post e non lascio nulla se non la presenza di un pensiero dal cuore... quel cuore che Vive silente ed emozionato! Gianluca

Anonimo ha detto...

Grazie Toni, amico sincero che mi fai vedere quel che io so appena guardare. È sempre bello stare tutti insieme.
Silvia

Settimio ha detto...

Bravi tutti!

roman ha detto...

è sempre come partire per un viaggio senza meta che poi puntualmente ti porta in un posto bellissimo dove avresti voluto andare già da tempo. grazie a te e a tutti i passeggeri. roman

Matteo Oriani ha detto...

Si, si, vero: servizio memorabile. Ma da Toni e dal suo gruppo un po' ce lo aspettiamo!  Bravi tutti. Ma grande scoperta di una bravissima fotografa, Elena Givone. Molto sensibile, attenta e rigorosa. Meravigliose le foto di backstage. Strepitosa la quarta foto, quella con il busto di donna. 
L'inquadratura è divisa in due sezioni verticali, a loro volta divise in altre due ognuna. Sulla sinistra, fuori dal mondo reale, nello spazio onirico, la divina e altera figura di donna che volge lo sguardo altrove, lontano. Il suo sguardo ci dice che lei non ha nulla a che fare con il mondo reale nel quale si sta compiendo la rappresentazione, appunto, di un sogno. Lei, quel processo di costruzione del sogno o della finzione della realtà, lo ha già sperimentato tempo immemorabile fa, conosce quel processo. A marcare ancor di più il distacco ecco la morbida tenda color ocra,  che la separa dal palcoscenico nel quale si sta svolgendo la finzione della realtà (insomma il servizio fotografico, per intenderci). La parte destra è occupata da due figure maschili molto terrene che hanno due posture famigliari nello svolgimento di attività quotidiane. Le due figure maschili sono separate da una linea nera (il cavalletto che regge il flash) su fondo nero. Riusciamo a vedere la linea nera per effetto della luce di rientro della finestra socchiusa che si riflette sul metallo. Un uomo è seduto e sta osservando qualcosa con un atteggiamento rilassato, molto "dentro" agli eventi. Quello in piedi sembra più estraneo alla scena e la sua figura si staglia in un forte controluce. C'è una luce molto intensa che entra da quella finestra. Intensa come lo sguardo della donna.