Ispirazioni



Ragazzi, mi dispiace per il titolo che, lo so, è terribilmente noioso e banale, ma non sono riuscito a trovare di meglio, anche perchè troppo impegnato ( e ancora non è finita) a preparare questa proiezione-conferenza nella quale ho voluto svelare il come e il perchè alcuni autori mi sono stati di ispirazione (appunto) nel mio percorso professionale ed artistico. Come sarà? A parte alcuni, talmente famosi da essere scontati, ce ne dovrebbero essere altri che meritano la scoperta.

24 Novembre 2010, ore 21
Incontri con l'autore:
Toni Thorimbert
presenta:
“Ispirazioni”

Nell’ambito di:
FOTOGRAFICA CANON 10
Fondazione Forma

Sala delle Capriate
Piazza Tito Lucrezio Caro
Milano

Per il programa completo clicca qui.

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14 commenti:

Alessandro Bianchi ha detto...

Allora a mercoledì

roberto ha detto...

eccellenti titoli anche la autocitazione alla Hitchcock....

ciao

Unknown ha detto...

NO PANIC CI SARA'

Domenico Miele ha detto...

Ciao sarà possibile vederla sul web? perchè non riuscirò a venire a Milano.

thedrio ha detto...

"Ispirazioni" non poteva essere più azzeccato come titolo visto che di ispiarazioni me ne hai date davvero tante; le tue parole hanno aggiunto una profondità 'reale' alle immagini che hai proiettato tanto da farle parlare quasi da sole...

Grazie.

Matteo Oriani ha detto...

Caro Toni, grande performance. Sei stato perfetto sotto tutti i punti di vista. Hai usato un linguaggio alla Walt Disney, cioé tutti, grandi, ragazzi, fotografi, giornlisti, artisti, si sono divertiti", cioé hanno ricevuto Qualcosa. Qualcosa per cui valesse la pena spendere il proprio tempo e muoversi da casa. Non avevo dubbi sulla qualità della tua Lezione, ma hai superato le mie aspettative. Perché sei stato bravo a catturare l'attenzione con argomenti, colti, spiritosi, profondi o leggeri con una naturalezza che svela una solidità e una maturità notevoli. Mi é piaciuto il racconto del tuo percorso e ho avuto piccoli, fugaci momenti di commozione rivedendo alcune immagini che mi riportavano indietro negli anni. Come non ricordare i ritratti in bianco e nero dei pellettieri su Vogue Pelle, per esempio? Li ricordo bene perché noi nello stesso momento e per lo stesso giornale, facevamo i ritratti, rigorosamente in bianco e nero, delle scarpe e borse. Poi mi é piaciuto come hai messo dentro un pó di sana ironia: la Bellucci senza mutande, l'ombra di Cesare Musatti, la posa statica di Moravia. Io ero seduto in mezzo alla gente e ho potuto sentire un livello di attenzione altissimo. Nessuno bisbigliava o si distraeva. C'era attenzione e concentrazione. Non sei stato ne troppo lungo ne troppo corto. Una lezione che potresti riproporre in qualsiasi scuola, università xhe si occupi di immagine. Anche una grande lezione di stile. Non sei caduto nella trappola di lamentarti della situazione attuale sicuramente molto piú povera e scontata rispetto ad una volta. É venuto fuori un tuo ritratto di positività ed energia. Anche i tuoi momenti di snobismo (chiamare Versace solo Gianni o Armani solo Giorgio) passano alla perfezione senza alcun fastidio. Questo é dovuto sicuramente alla tua eleganza intellettuale. Come l'aneddoto già citato delle mutande della Bellucci, detto da tanti altri diventerebbe volgare e fastidioso e invece tu hai fatto ridere. E avrebbe riso sicuramente anche lei. Sei stato bravo anche a tenere (abbastanza) a bada il tuo leggendario Ego. Questo denota una bella generosità. Come ho detto altre volte un grande cervello e un cuore grande. Ho esagerato? Io non credo.

clauderizzolo ha detto...

Chapeau...

Anche io che lavoro con lui tutti i giorni non ho potuto far altro che rimanere a bocca aperta ad ascoltarlo.

Qualcuno prendeva addirittura appunti, scrivendo i nomi dei fotografi che Toni citava.

Se di incontro con AUTORE si doveva trattare, siamo stati tutti accontentati.

La proiezione poi sottolineava la grande importanza dell'oggetto libro: Le foto non eran estrapolate dai libri, ma bensì riproduzioni dei libri stessi. I libri che ognuno di noi dovrebbe avere, da sfogliare, risfogliare, archiviare, ignorare e poi riprendere in mano, magari trent'anni dopo il loro aquisto, stupendoci ancora del loro ineguagliabile fascino.

Basta, non parlo più, che poi sembra che sviolino al capo.

MatteoF ha detto...

Matteo, non hai esagerato affatto.
Da fotografo non professionista (e che nemmeno intende diventarlo), ma da semplice appassionato, ho percepito anch'io quel Qualcosa. E' la seconda volta che sento Toni dal vivo, e per la seconda volta posso dire che e' valsa la pena di muovere il culo e fare dei km per venirlo a sentire.
Claude, a proposito della gente che prendeva appunti, sarebbe possibile avere (anche qui, come commento) l'elenco degli autori/libri citati ieri sera?

Anonimo ha detto...

Mi spiace non essere potuta venire a Milano e seguire l'incontro, ho letto tutti gli interventi ricchi di entusiasmo...bello... mi spiace proprio...
è bello avere figure di riferimento e lei senz'altro per me lo è...
Avere figure di riferimento... si ritorna bambini.. leggo il suo blog con ammirazione, ammirazione simile a quella provata dai bimbi verso i grandi, verso gli adulti...Per un attimo torno ad essere bambina...credo che non crescero' mai cio' mi aiuta a vivere...
mi spiace...non voglio tediare spero che fara' un piccolo riassunto di cio' che è avvenuto sarebbe bello se ci fosse un piccolo video...
bello il commento di Matteo...

bye bye

Alessandro Bianchi ha detto...

Ragazzi qua siamo su un altro pianeta, sia per come Toni ha parlato ed esposto i concetti sia per i concetti stessi.

Matteo Oriani ha detto...

Ho solo esagerato con i "cioé". Ce n'é uno di troppo! E qualche piccolo refuso. Chiedo scusa.

Anonimo ha detto...

Matteo nessuno ha notato il "cioè" di troppo...e anche se lo avessi notato avrei apprezzato comunque il contenuto non perderti in cose che non hanno valore ...Devi essere uno preciso fino all'inverosimile...
mi odieresti io sono parecchio disordinata...forse perchè amo fantasticare e sognare e il mettere ordine porta via tempo all' occupazione preferita che è fantasticare...purtroppo nella vita bisogna essere concreti ma ogni tanto metto in ordine anch'io.

Pensa che spesso scrivo di getto senza neppure rileggere...e amo lasciare via gli accenti o gli apostrofi ho l'esigenza di comunicare velocemente...
Bello comunque qs tuo lato se non portato all'eccesso..

Proprio qualche giorno fa una persona che mi piace molto mi ha detto che è bella la fragilità e l'imperfezione
ed io sottoscrivo con forza e pienamente ma sono di parte in 2 sensi perchè mi piace la persona e perchè l'imperfezione è nel mio DNA, ne ho necessita' per sentirmi libera...
beg your pardon "fuori tema" reminiscenze scolastiche
bye bye

starfooker ha detto...

@TONI
GRAZIE. Non solo per qualche nome buono da segnarsi sul taccuino, ma per aver donato il racconto della tua ricerca della libertà negli autori.
Una ricerca non per vincolarsi ma per trovare percorsi di libertà da inseguire, ovviando il solito tema della rottura dal passato e/o dal presente.
E grazie per aver condiviso, tanto la Coca Cola è un casino farsela in casa, formula (a patto che esista in fotografia) o meno.

@Claude
c'era anche chi prendeva appunti? ma dai? ci hai sgamati...

Cmq, per chi non fosse stato presente, i fotografi citati erano più o meno questi:

Aldo Bonasia / Robert Frank / Bill Owens / William Klein / Irving Penn / Ugo Mulas / Diane Arbus / Richard Avedon / Henri Cartier Bresson / Larry Clark / Arnold Newman / Arthur Tress / Leslie Krims / George Hurrel / Edward Quinn / Jürgen Vollmer / Cindy Sherman / Philip-Lorca diCorcia / Duane Michals / François Hers / Chris Steele Perkins & Richard Smith / Nan Goldin

ma sentirli raccontare è tutta un'altra cosa.

...qualcuno l'ho dimenticato causa prosecco, sorry.

About A Photo ha detto...

Invece non è affatto banale il titolo: ha un buon impatto, come il tuo modo di scrivere!

Anna

http://aboutaphoto.blogspot.com/